Partiti e politici

Mentre nasce il terzo polo centrista, i SI stravincono in tutti gli elettorati

23 Agosto 2020

In sordina, senza dare nell’occhio, le prime possibili alleanze per la formazione di un terzo polo centrista stanno facendo capolino, almeno a livello locale. A Corsico, cittadina di 35mila abitanti appena fuori Milano, Italia Viva prosegue il suo progressivo distacco da Pd e centro-sinistra appoggiando il candidato di Forza Italia alle prossime comunali. Un nuovo segnale importante, dopo che già in Liguria e Puglia il partito di Renzi ha presentato candidati autonomi rifiutando l’accordo con quelli sostenuti dal Partito Democratico. E sempre in Lombardia, soltanto in tre comuni, sui nove che andranno al voto, Italia Viva sosterrà l’aspirante sindaco indicato dal Pd.

Se questa è l’idea per il futuro, la costruzione cioè di un raggruppamento di centro, chi dovrebbe impensierirsi maggiormente non è tanto il centro-sinistra, reduce dalla “liberatoria” del Movimento 5 stelle su una futura alleanza con lo stesso Pd, quanto i due altri partiti di centro-destra, poiché l’eventuale decisione di Forza Italia di uscire da quell’area politica potrebbe rendere impossibile per loro raggiungere la maggioranza assoluta dei seggi parlamentari, in nuove future elezioni.
Il possibile gemellaggio tra l’elettorato di Berlusconi e quello di Renzi è (certo casualmente) confermato anche dalle intenzioni di voto per il prossimo referendum sulla riduzione di deputati e senatori: la quota di favorevoli al mantenimento della legge è esattamente identico tra chi si dichiara di Forza Italia e chi è vicino a Italia Viva. Per entrambi siamo al 72% di SI.

E un altro elemento interessante da sottolineare è che questo livello di favore per il Sì è il più basso fatto registrare tra gli elettorati di tutte le forze politiche, simile soltanto ad Azione di Calenda. Gli elettori degli altri partiti sono invece molto più favorevoli al mantenimento, tra coloro che intendono partecipare al referendum.
Si passa dall’80% dei sostenitori del Partito Democratico all’83% di quelli della Lega, al 90% per Fratelli d’Italia fino a quasi il 95% tra chi è vicino al Movimento 5 stelle: i Sì stravincono dunque in tutti gli elettorati oltre che in tutte le aree territoriale del paese, secondo i più recenti dati di Ipsos come degli altri istituti di ricerca, con una media complessiva nettamente superiore all’80%, particolarmente elevata inoltre tra coloro che sono ancora incerti su quale partito votare, la cosiddetta “area grigia” che a volte risulta decisiva per l’esito delle elezioni più combattute ed incerte.In attesa delle decisioni del Partito Democratico su quale linea seguire in occasione di questo referendum, i suoi elettori sembrano avere già una risposta abbastanza chiara, in linea peraltro con il resto del paese.

*Università degli Studi di Milano

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