Partiti e politici

M5S e vaccini: una triste e pericolosa storia italiana

3 Maggio 2017

Ieri, 2 Maggio, il NYT espone un editoriale, in cui si fa riferimento al recente aumento di casi di morbillo in Italia. La nota fa riferimento ad un bollettino di Gennaio del Ministero della Salute, che sottolinea:

 

A fronte degli 844 casi di morbillo segnalati nel 2016, dall’inizio dell’anno sono già stati registrati più di 700 casi, con un incremento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in cui si erano verificati 220 casi, di oltre il 230%. La maggior parte dei casi sono stati segnalati da sole quattro Regioni: Piemonte, Lazio, Lombardia e Toscana. Più della la metà dei casi rientra nella fascia di età 15-39 anni.

 

L’editorialista del NYT, poi, si azzarda a scrivere che ci sono dei partiti in Italia (il M5S) che hanno fatto attivamente campagna a favore delle informazioni antivaccinistiche.

Ovviamente, sottolinea l’editoralista, “M5S may not be responsible for the entire outbreak, since vaccine skepticism predates the party’s rise”, ovvero il M5S non è il solo responsabile di questa situazione.

Evidentemente i giornalisti del NYT non sanno che in Italia esiste il reato di “lesa – megafono” o forse non hanno letto l’ultimo rapporto di “Reporters sans Frontierers” , che sottolineava come:

 

est très inquiétant d’autant que certains responsables politiques – comme Beppe Grillo du Mouvement 5 étoiles (M5S) – n’hésitent pas à communiquer publiquement l’identité des journalistes qui les dérangent. 

Letteralmente: è inquietante che in Italia alcuni leader politici come Beppe Grillo non esitino a pubblicare i nomi dei giornalisti che li infastidiscono (forse i Reporteres sans Frontieres non sanno che Beppe è solo un megafono portavoce e che il blog beppegrillo.it non appartiene a Beppe Grillo).

 

La replica di Beppe Grillo (o forse NON è di Beppe Grillo, poiché è sul blog di Beppe Grillo che NON è di Beppe Grillo) non si fa attendere.

L’editoriale apparso sul blog si chiama, ironicamente, “un vaccino contro le cazzate dei giornalisti” e sostiene che “il M5S non ha MAI fatto campagna contro i vaccini”.

Eppure…

Basta andare in internet per smentire le dichiarazioni del M5S (it’s internet, bellezza).

Andando su “Youtube” e scrivendo, banalmente, “Beppe Grillo e vaccini” compare questo video di uno spettacolo di Grillo, nel quale si parla, appunto, di vaccini.

Tra riferimento anche al metodo di Bella, che secondo Grillo sarebbe valido nonostante il parere del British Medical Journal, e una risata sulle case farmaceutiche che “ti obbligano a curarti”, Grillo sostiene che le malattie come la polio e la difterite si stavano “togliendo dai coglioni da sole” e per dar forza alla propria tesi pubblica questo grafico:

Tuttavia, come sottolineato da Marco Cattaneo in questo articolo

 

 La difterite non stava scomparendo per i cazzi suoi. Si erano abbassati, e di molto, i tassi di mortalità, perché qualcuno aveva trovato il modo di combatterla. Quel qualcuno si chiamava Emil Adolf von Behring, che nel 1880 scoprì l’efficacia della sieroterapia contro la difterite e il tetano, ragion per cui fu insignito del premio Nobel per la medicina nel 1901. Ma d’altra parte, come sa Rita Levi Montalcini, Grillo non ha una gran simpatia per i premi Nobel. Preferisce i «ricercatori indipendenti»… qualunque cosa essi siano.

 

Se non fosse abbastanza questo video, possiamo trovare in Internet (o INFERNET come Beppe chiama la rete alla fine del video) qualcosa di più “formale”.

Questa immagine fa riferimento alla proposta di legge 2077, del 12/02/2014, in cui i parlamentari Corda, Rizzo, Artini, Basilio, Tofalo, Bernini, Frusone, Cecconi, Baroni, Dall’osso, Grillo (non Beppe), Mantero sostengo una correlazione tra vaccini e “alcune malattie specifiche come la leucemia,.. MUTAZIONI GENETICHE TRASMISSIBILI (tipo X-men?),…autismo”

 

 

 

Qualora ancora non fosse sufficiente (si sa con i pentastellati le prove non sono mai sufficienti), basta andare su Google (sempre INFERNET) e scrivere “M5S e vaccini” per ottenere questa schermata:

 

Tutta questo, nel giorno in cui Di Maio va in gita scolastica in l’America, per parlare del grande valore che il M5S ha aggiunto alla democrazia ed al dibattito politico italiano.

Ma ne siamo sicuri? Nel dubbio…

 

 

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