Costume
Lo stile del potere
(Meloni e Giambruno)
La vicenda occorsa alla premier Meloni suggerisce significativamente alcune riflessioni sul concetto di potere e sugli effetti e conseguenze della sua intrinseca gestione.
Ha potere Meloni perché è un pubblico personaggio di assoluto rilievo-Presidente del Consiglio-ma in una società aperta e di massa, con i social che identificano tutti, anche il suo compagno non è in una posizione marginale: si tratta di un giornalista ed i maligni sostengono che, grazie a Lei, ha ottenuto nel palinsesto Mediaset un programma di taglio alto.
Ma è qui che si pone la cruciale problematica che involge il concetto di potere con le sue ricadute.
Il potere esige uno stile, un’eleganza comportamentale, una modalità di porsi al pubblico con garbo: un parlare, un vestire, un incedere che sia sobrio.
Il potere nella sua austerità recondita non tollera il gradasso, la becera volgarità, il ciarpame, la sconcia rappresentazione di sé.
È in primo luogo seduzione: chi ha potere assurge al crisma dell’attrazione e perciò lo deve esercitare magneticamente per raccogliere il consenso.
Il potere nei gangli istituzionali ha una ferrea liturgia sacrale, sacerdotale.
Per Berlusconi incominciò il declino con il Bunga Bunga: non c’era misura.
Meloni non ce l’ha fatta: non poteva tollerare ( ed ha fatto benissimo a stroncare la relazione) che il suo compagno si ponesse con gesti inauditamente grevi e casermeschi alle telecamere.
Anche Giambruno ha potere: ma ne abusa, perché si crede intoccabile, inamovibile e perciò si perde e si annichilisce irriducibilmente in crasse movenze o in corteggiamenti con colleghe obiettivamente inaccettabili. Straborda.
La Meloni, approdata alla presidenza del Consiglio, pretende da sé il senso dello Stato ed inevitabilmente impone e richiede al suo compagno discrezione che lui non possiede.
Aldo Moro tutte le mattine si recava in Chiesa e chiedeva aiuto a Dio per il compimento della sua giornata, per lui il potere era servizio.
Sulle spiagge di Terracina con un caldo di 40 gradi indossava l’accappatoio, nessuno lo ha mai visto in costume.
Per noi è inconcepibile.
Ma era Aldo Moro.
Sullo stile del potere non mi sembra che l’attuale governo sia un maestro di stile. Basti vedere le cadute di stile dei vari Salvini, Santanchè, Donzelli, Rampelli e di Meloni stesso in più occasioni. Non credo che siano una cravatta o un tailleur a fare la dignità.