Partiti e politici
Lo splendido Landini
Blog Largo ai Vecchi
Maurizio Landini noto sindacalista della FIOM ha invitato, come il grande Gatsby, sabato e domenica scorsa a Roma una riunione di forze sparse della estrema sinistra che lui ha chiamato “coalizione sociale” . In verità in qualche riunione precedente gli era scappato il nome di movimento sociale (sic) che sarebbe stato semanticamente più giusto. Infatti coalizione esprime una organizzazione compiuta, probabilmente federale, assolutamente non dissimile da un partito che però Landini nega con tutte le forze della sua oratoria emiliana di non voler fare.
Alla manifestazione benchè di origini culturali liberali e molto borghesi ma attratto dal bagno di folla e dagli applausi che non sarebbero mancati, è intervenuto anche il professor Rodotà. Il suo discorso è sempre stato applaudito ma certamente, almeno per metà, non compreso dagli astanti. Per l’altra metà, probabilmente, non compreso neppure dall’oratore.
Landini, lo splendido Landini, ha cercato di riassumere con l’intervento finale le ragioni politiche dell’iniziativa: operazione più che difficile, impossibile. In ogni modo Landini è per l’Europa ma contro l’euro, è per il governo del fare ma contro il suo Presidente, è per la produttività e l’occupazione ma è contro Marchionne e via così alla ricerca di applausi non sempre consistenti.
Ma Landini ha degli esempi concreti che può fare e sono la Lamborghini e la Ducati ( 2300 dipendenti tra tutti e due). Le quali non si limitano ad assumere operai ma assumono anche giovani che hanno il compito di studiare e di prepararsi. Per ora con queste caratteristiche c’è ne un solo assunto tra le due aziende. La speranza però deve essere l’ultima a morire e Landini, che non vuole fare un partito, raccoglie applausi e adesioni oltre che dal professor Rodotà, sempre se si sia capito bene, anche da vecchie glorie del mondo della contestazione come Piperno e Scalzone. I due, un po’ invecchiati com’è naturale, erano presenti insieme con i rappresentanti delle cooperative cattoliche di accoglienza ai rifugiati e con questo si è detto tutto.
Landini, come tutti i sindacalisti, è però un furbacchione che lascia aperte molte porte e, soprattutto, quella del PD in rinforzo alle correnti di opposizione infatti nel dibattito di ieri sera alla Direzione Nazionale Cuperlo, per altro tra il silenzio agghiacciante dei presenti, ha detto che non si può trattare la coalizione di Landini come degli avversari perchè gli avversari sono a destra e Landini rappresenta sempre un’anima della sinistra. E’ una frase che abbiamo già sentito e che non piaceva neppure al maestro che Cuperlo ha citato per se cioè Berlinguer. Il povero Matteo deve quindi lottare, come lui stesso ha detto contro una triplice formata dalla destra, dai grillini e dalla coalizione o movimento sociale che, come si è visto, ha radici ben piantate anche nell’interno del PD. Forza, coraggio e, come ha detto l’ex Presidente Brasiliano Lula, allegria.
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