Partiti e politici
Letture per il Lockdown: Prima Repubblica di Edizioni Efesto
No, non è una collana per nostalgici. E neanche una collana dedicata esclusivamente ai malati di politica. E’ il tentativo, coraggioso, di tracciare un percorso di memoria che serva anche a riordinare il presente e disegnare un futuro migliore per il paese. E come si fa? Per dirla con gli anglosassoni, tornando “Back to Basics”.
Uno sforzo di una piccola casa editrice,Edizioni Efesto, piccola ma piena di buone idee. La collana “Prima Repubblica” che si è aperta con due volumi per molti aspetti antitetici, ma che si completano e danno un buon assaggio di cosa potrà essere nel suo complesso. Il primo dedicato ad un esponente di partito allineato alla leadership del suo tempo come il siciliano Salvo Andò e il secondo ad un eretico di tutto rispetto come Umberto Terracini.
Diversa anche la composizione dei volumi: dove il primo, scritto da Orazio Longo è, di fatto, un’intervista che, nell’ambito di una lunga vita politica, focalizza alcuni passaggi storici di capitale importanza per la storia finale della Prima Repubblica, visti dall’ottica privilegiata di un protagonista centrale, seppur non di primissimo piano, il secondo è il racconto di un protagonista dei primi anni della Repubblica Italiana, fatto attraverso la penna acuta di David Tozzo e, soprattutto, attraverso i discorsi e gli scritti dello stesso Terracini, che riportano al meglio la statura del personaggio e la natura spigolosamente onesta della sua vita politica.
E’ anche il raffronto tra il racconto di un insider del tramonto della Repubblica dei Partiti e quello di un outsider della fase di rinascita del paese, dopo la tragedia della Seconda Guerra Mondiale. Confronto tra i volumi che rende gustoso il debutto di questa collana, descrivendo perfettamente una parabola che inizia dalla travagliata fine (P2, Vespri Siciliani, Tangentopoli e la fine dei partiti) e prosegue col racconto dell’inizio, visto dagli occhi di un dissenziente che, nei suoi scritti e nei suoi comportamenti, aveva già visto cosa la Repubblica nata dalla Resistenza rischiava di diventare, finiti gli entusiasmi per la ricostruzione, giunta a maturazione.
Ma è intrigante soprattutto la scelta programmatica dei curatori della collana, che puntano con i volumi già pubblicati (e con quelli che verranno) non a omaggiare figure di protagonisti del primo cinquantennio della Repubblica Italiana già blasonate da interi scaffali di biografie (più o meno agiografiche), ma personalità politiche che sul piano della cronaca sono spesso passate in secondo piano, ma che meritano di essere ricordate e recuperano certamente spessore, soprattutto se paragonate a quelle dei protagonisti del proscenio politico odierno (ma anche degli ultimi vent’anni abbondanti).
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