Partiti e politici
Le tante bufale del Molise
Molise uber alles, in questi giorni. Mai questa piccola regione aveva suscitato tanto interesse, nel corso della sua breve storia. Alle passate elezioni, al massimo, ci si degnava di dedicarle un trafiletto in terza pagina, tra le “altre notizie di politica”. Quest’anno invece pare che dal suo risultato dipenda il futuro dell’Italia intera. Potenza della politica attuale!
E dunque, cosa è accaduto alle regionali di domenica 22 aprile, a distanza di ormai 40 giorni dalle politiche del 4 marzo? Innanzitutto, si sono sprecati i titoloni dei giornali sull’ipotetico crollo dell’affluenza: “C’è un vincitore assoluto, l’astensione. Ben venti punti in meno rispetto alle politiche!”. Una notizia ovviamente falsa, come tutte quelle che riguardano la partecipazione alle amministrative, perché in quel tipo di elezione sono conteggiati come elettori tutti, anche chi risiede all’estero, mentre alle politiche quelli non vengono conteggiati nel territorio italiano. Per cui in Molise, dove hanno votato domenica soltanto 10mila persone in meno rispetto al 4 marzo, il calo reale è limitato a 4 punti percentuali, concentrati nei paesetti e nelle valli. Un po’ poco per gridare alla disaffezione.
Seconda piccola bufala: crollano i 5 stelle, che perdono nettamente la sfida con il centro-destra! Ora, il fatto che abbiano perso è senz’altro vero, ma è anche vero che questo accade per il M5s in tutte le elezioni cosiddette di second’ordine, dove molti dei suoi elettori percepiscono una maggiore lontananza dalla politica partecipativa e mostrino pertanto un interesse ridotto per le consultazioni elettorali che essi giudicano meno rilevanti, meno significative, oppure anche che ripongano un livello di maggiore fiducia nei politici locali, sebbene non appartenenti al proprio movimento.
La stessa cosa è ad esempio accaduta in Sicilia, nello scorso novembre, quando il candidato del M5s Cancelleri ottenne soltanto il 34,5%, cinque punti in meno del candidato del centro-destra Musumeci; nella stessa regione, a distanza di tre mesi, il comportamento di voto ha premiato nettamente i 5 stelle, con il 49% circa dei voti, mentre la coalizione di Berlusconi e Salvini si è fermata a poco più del 30%. Un movimento in crescita fatica sempre a livello locale ad avere gli stessi consensi del livello nazionale, dove il voto è giudicato più “saliente”. Ma la crescita del M5s, rispetto alle precedenti regionali, c’è stata eccome, di ben 22 punti, dal 17% del 2013 a quasi il 39% di oggi. E anche allora, nelle contestuali politiche, avevano avuto 10 punti in più delle regionali.
Terzo argomento: il candidato dei 5 stelle è andato benino, ma il “partito” ha avuto soltanto il 31%. E’ necessario sottolineare che il M5s si presentava con un’unica lista di appoggio, quindi molti si sono probabilmente limitati a votare il candidato, mentre tutte le altre coalizioni avevano molte liste tra cui gli elettori potevano scegliere il proprio “secondo” voto. Ultima argomentazione, una ulteriore mini-bufala: la vittoria di Forza Italia sulla Lega, alla quale non riesce il sorpasso! Nonostante la massiccia presenza in loco di Berlusconi, il suo partito è andato molto peggio delle politiche, ottenendo soltanto il 9% di voti, contro il 16% delle politiche del mese scorso, mentre la Lega ha un risultato più o meno simile, intorno all’8%. Questo significa che l’appeal leghista all’interno della coalizione è sempre più forte, addirittura nelle elezioni locali dove non ha alcuna presenza territoriale storica.
Dopo essere risultata in pole position in tutte le regioni, fino a Lazio ed Abruzzo, il partito di Salvini si appresta tra non molto a rappresentare il centro-destra anche in tutte le regioni meridionali del paese: un onda inarrestabile. Per ultimo, due dati su cui tutti probabilmente concordano. La crisi conclamata del Pd, sia nei suoi candidati che nel partito e, per ultimo, il deciso flop di Casa Pound, che ha ottenuto un misero bottino di 700 voti per il suo candidato. Una buona notizia, mi immagino, per tutti coloro che si apprestano a festeggiare il 25 aprile.
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