Partiti e politici
La sezione Pd San Giovanni e come potremmo tornare a essere
Che sia una serata, in una sezione del Pd, a guardare Sanremo, proiettato su un lenzuolo bianco, con tanto di votazione a fine esibizione di ciascun artista sul palco dell’Ariston e già questa cosa appare così nuova, vitale e aderente alla realtà. Una realtà popolare, ma ai malevoli potrebbe apparire alquanto radical-chic.
E allora si va alla ricerca della sostanza, quella cosa che sa di bisogno, accudimento, tepore materiale e succede che, in balia di questo bisogno così reale, vieni a sapere – e più che altro lo vedi con i tuoi occhi- che lì, in una sezione del Pd trovano rifugio ogni notte 5 uomini senza tetto, che possono cenare e fare colazione la mattina dopo e ti riconcili con la politica.
È la sezione del Partito Democratico di San Giovanni in via La Spezia a Roma, che da gennaio – in collaborazione con la Comunità di Sant’Egidio – accoglie 5 persone disperse nei tortuosi vicoli della vita e che lì, un poco, ritrovano un senso perché ci sono altre persone che si prendono cura dei loro bisogni primari.
I ragazzi della sezione hanno deciso di farlo in seguito alla decima morte di un clochard per le vie di Roma. Si organizzano in turni giornalieri, si danno una mano per preparare ogni sera un pasto caldo, tenere a posto i locali, essere sempre presenti con un servizio di sorveglianza perché in quella sezione le porte sono sempre aperte e già questa appare essere un’impresa non da poco.
I populisti non possono proferire alcuna parola contraria, semmai, sulle prime, qualcuno ci ha pure provato a dire che si trattava di speculazione sulle miserie concrete degli ultimi, ma poi, se vai lì, ti rendi conto che questi ragazzi si stanno sperimentando sulla tenuta, il tempo e l’azione quotidiana, la cosa più difficile da fare.
Accogliere sulle prime appare bello e la fatica, magari, non la senti, ma il tempo fa sempre il suo e tenere il punto, impegnarsi ogni giorno e roba da podisti; fatica, a volte sconforto, altre speranza, e voglia di resistere.
Perché poi, quando vedi che, non di rado, qualcuno passa in sezione a portare cibo e bevande, magari dopo essersi fatto un giro per i locali che donano pane, pasta e frutta, la fatica svanisce e non ti senti più solo. Accogli e ti senti accolto nel tuo sforzo.
Non sono iscritti al partito, ma solamente persone che sono venute a sapere, con il passaparola, che lì si accolgono uomini bisognosi, che hanno necessità di ripartire e sicuramente di un posto caldo e sicuro dove passare la notte. “Ciao, sei Francesca? Ho saputo da un amico che qui accogliete un po’ di persone. Vi ho portato un po’ di pane, qualche succo di frutta e dei biscotti”. E ti torna il sorriso.
Magari sono cittadini che alle scorse amministrative o elezioni politiche hanno votato il Movimento 5 Stelle e che ora, probabilmente, stanno pensando di dirottare il proprio consenso verso la Lega di Salvini ma che, davanti a questa cosa così reale, che si può toccare, non possono fare a meno di dare una mano.
Perché la tentazione di rinchiudersi nel proprio è davvero grande, ma quando vedi che i tuoi simili anziché serrarsi a chiave in una sezione, la aprono a chi ha bisogno, non puoi far altro di riconoscere a te stesso che puoi farlo anche tu.
Quelli bravi la chiamano operazione culturale, ma queste sono parole stampate sulla carta o stringate in una serie di codici binari su qualche testata web. Non costa nulla scriverle, non una, ma mille volte. La verità è che lì, nella sezione Pd di San Giovanni a Roma, questi ragazzi affrontano ogni giorno la cruda disperazione dell’emarginazione, così come il grato sorriso di chi vi trova rifugio.
E allora, che sia oggi, come domani e dopodomani e ancora tanti altri giorni a venire, non è facile tenere duro e fare ciò che l’animo ti dice – non impone – di fare. Che la fatica si faccia sentire e che magari qualche mattina, quando ti svegli, ti ritrovi a chiederti ancora per quanto puoi andare avanti, è il coraggio e la sana follia della gioventù che li spinge.
Sono giovani – ma anche meno giovani – a darsi man forte, è quel Paese che siamo stati e che potremmo tornare a essere, in una sezione di partito, così come in tanti altri luoghi, per sconfiggere la paura di darsi fino in fondo che viene sempre a visitarci specie quando fa freddo e la notte sembra non finire davvero mai.
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