Partiti e politici
“La ricattiamo con un polizza”: un piano (quasi) perfetto
Nell’antica contea di OtherLand, John Cantalupo e la sua cricca avevano comandato per un pezzo. Da un certo punto in poi, almeno. Erano stati per decenni lontani da ogni potere, stigmatizzati come gli eredi di Ben Mascella, e il solo suo nome evocava morte e razzie, guerre e carestie. Ma i decenni erano infine passati, le memorie dei supersiti erano diventate il ricordo flebile dei loro figli e nipoti, e “gli altri”, a loro volta eredi dei perseguitati, avevano accumulato torti e favori, errori e mali da farsi perdonare. E insomma, a un certo punto toccò anche a loro, agli eredi di Ben Mascella, prendere il potere nella Contea: ovviamente in modo democratico, col sacro voto dei popolani. Che elessero John Cantalupo Primo cittadino della Contea.
Il suo governo non fu memorabile, anzi: un po’ non ci sapevano fare, un po’ rubavano e tutti lo sapevano, un po’ il partito di John Cantalupo, proprio in quegli anni, conobbe il suo declino in tutta la nazione seguendo a ruota quello del Grande Capo Carismatico, un po’ la Contea era sporca e insicura, un po’ ormai i popolani avevano imparato a stufarsi in fretta e a diffidare di chiunque non fosse più nuovissimo. E fu così che pochi anni dopo elessero Fire SeaMan, che era nuovo. Ma anche con lui durò poco, ancora meno, e a pugnalarlo furono i suoi compagni di partito. E pronti, in agguato, c’erano i vecchi compagni di viaggio e di potere di John Cantalupo. Sapevano che non potevano tornare in sella “mettendoci la faccia”, né mettondoci la faccia attraverso qualcuno che era stato sempre con loro. Nella Contea erano troppo odiati, e poi tutti volevano qualcosa di nuovo. Qualcuno di nuovo. E c’era infatti chi faceva al caso loro.
Il Partito Dei Nuovi era, appunto, fatto da gente nuova. Molte brave persone, molte cattive persone, molta gente perbene stanca delle vecchie ruberie. Esperienza? Gente che aveva già lavorato per la Contea? Pochina, ma che sarà mai, tutto si impara. “Meglio dei ladri di prima”, ripetevano tutti.
E fu così che il Partito Dei Nuovi, grazie all’ottima reputazione dei partiti dei vecchi, vinsero le elezioni della Contea a Mani Basse. Purity Sunshine era la capa donna della Contea di OtherLand. Inesperta era inesperta, arrogante era arrogante, e non sembrava avere le idee chiare. Si fidava tantissimo di tre o quattro uomini che, guardacaso, erano stati tutti collaboratori stretti di John Cantalupo. O se non erano collaboratori stretti, comunque, arrivavano da lì, da quel giro, da quell’aria. Ma lei di loro si fidava tantissimo, e quasi di nessun altro. Dal Partito dei Nuovi le avevano chiesto, con le buone o anche no, di mettersi vicino un paio – almeno un paio – di persone che sapessero di cosa si parlava. Lei lo fece, e poi con una scusa li cacciò dopo quindici giorni. E si trovò così, sola, con i vecchi amici di Cantalupo al posto di quei pochi capaci che aveva trovato, a governare una Contea che era un casino, non avendo la più pallida idea di come si facesse.
Ma quella non era l’unica cosa che non sapeva. No. Non sapeva nemmeno che gli uomini di John Cantalupo aveva preparato una trappola mortale. Lei si era sempre mostrata obbediente – gli aveva dato posti importanti, li aveva tutti promossi, gli aveva aumentato lo stipendio -, ma loro, fino in fondo, non si fidavano. “E si si mette a fare di testa sua?”. “E se la smette di obbedire?”. “E se dal partito dei nuovi prendono in mano la situazione?”. E fu così che Ron Cash pensò al trucco giusto. Convinse quello meno sveglio, Sal ToBeOrNotToBe, a intestare, senza dire niente a nessuno, una polizza sulla vita. “Tu le vuoi bene, coi soldi ti aiuto io, e lei è una grande risorsa per la nostra contea”. Se ne procurò una copia chiedendo in cambio un favore a qualche vecchio amico, o promettendone altri ad amici nuovi, e decise che avrebbe aspettatto. Nel caso Purity Sunshine avesse smesso di “obbedire” avrebbe estratto la carta, l’avrebbe sbandierata minacciando di darla ai famelici giornalisti che altro non aspettavano che distruggere il Partito dei Nuovi.
Era un piano perfetto? “Nessun piano è perfetto”, pensò Raf Cash, il giorno che seppe che quel maledetto foglio, quella maledetta polizza, era finita su tutti i giornali.
“Ma non era il tuo piano?” gli chiese con lo stecchino in bocca il compagno di cella.
“Il mio piano era che sui giornali quel foglio non ci doveva finire mai, e semmai dovevo essere io farcelo finire” rispose Raf.
“Il tuo piano era non finire in gabbia, vecchio Raf. Il tuo piano era di essere più furbo di noi. Tocca dirtelo: sei un coglione come tutti noi, né più né meno”
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