Partiti e politici

La deputata dem Laura Coccia bersaglio dell’ultimo delirio grillino

22 Dicembre 2015

Ci risiamo. A meno di due settimane dalle perle della consigliera comunale di Civitavecchia, Rosanna Lau, ecco un nuovo caso di delirio grillino. Il protagonista di oggi è il deputato Andrea Colletti, uno dei più vivaci esponenti della truppa pentastellata alla Camera dei Deputati, già noto agli addetti ai lavori per i suoi interventi sopra le righe. Che ora non si dica poi che si tratta di un “caso isolato”, perché il Movimento 5 Stelle è una sommatoria di “casi isolati” e sulle esternazioni dei suoi eletti – per non parlare di molti atti da loro presentati – si potrebbe scrivere un’enciclopedia dell’idiozia.

Colletti è l’ennesimo esempio dei danni e dello spreco di risorse pubbliche derivate dall’ideologia malsana che vuole imporre l’uomo qualunque al potere. Se poi l’uomo qualunque è più “qualunque” degli altri, ecco che ci si trova di fronte a personaggi grotteschi. Il Parlamentare grillino, commentando su Facebook l’intervento della collega del Partito Democratico Laura Coccia, ha strumentalizzato la disabilità di quest’ultima per contestare la bocciatura di un emendamento presentato da Fratelli d’Italia, che chiedeva di escludere dal computo dei redditi per la determinazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (isee), le pensioni di invalidità e le indennità di accompagnamento.

Sulla questione si possono avere certamente idee divergenti, per il Pd non è materia che compete una Legge di Stabilità, i sostenitori dell’emendamento ovviamente la pensano in tutt’altro modo. Ma ciò che lascia ancora una volta allibiti è la reazione scomposta e volgare di chi dovrebbe rappresentare le istituzioni. Alcuni passi del delirante scritto di Andrea Colletti sono a dir poco vergognosi:

“Indovinate chi fa intervenire il PD per danneggiare i disabili e tutte le loro famiglie? Proprio una deputata disabile! Perché l’ipocrisia di questo partito-azienda è quello di fregarsene dei diritti delle persone pensando che possano fare tutto ciò che vogliono solo perché hanno queste “minoranze” (così sono considerate da loro) nei loro scranni” (gli errori grammaticali sono stati corretti, ndr).

Ma non contento del suo deprecabile attacco alla deputata dem, il cittadino “a cinque stelle” eletto nella circoscrizione Abruzzo rincara la dose:

“E così nel passato abbiamo avuto Scalfarotto (omosessuale dichiarato ed attuale Sottosegretario) che in Aula ha difeso strenuamente un emendamento di chiara natura omofobica (forse omofoba?) presentato dai suoi colleghi integralisti cattolici; abbiamo Boccuzzi (operaio Thyssenkrupp, unico superstite del famoso incidente) che vota per rendere impunibili i dirigenti Ilva per eventuali omicidi colposi di lavoratori dello stabilimento tarantino”.

Insomma, per questo signore un partito mette in lista esponenti delle cosiddette “minoranze”, per poi utilizzarli per smantellarne i diritti in cambio – ovviamente – di una lauta remunerazione a spese della collettività. Fatta la sparata, in perfetto stile Casaleggio Associati, Colletti l’ha poi diffusa con video annesso sul social network, con preghiera di diffusione. Il resto è un film già visto. Frotte di quelle che Umberto Eco ha ben definito “legioni di imbecilli” diffondono il verbo, non prima di averlo condito con il loro “libero” pensiero, che nella quasi totalità dei casi altro non è che l’esternazione di personali frustrazioni veicolate all’occorrenza sul bersaglio del giorno.

E in questo caso il bersaglio proposto da Colletti era facile facile, una ricca deputata del Pd disabile, messa lì per votare contro i diritti dei disabili. Se la stravagante tesi del grillino fosse vera, verrebbe da chiedersi in rappresentanza di quale minoranza lui sia sia stato messo lì. Io qualche idea ce l’avrei…

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