Partiti e politici
Il vergognoso tweet sul terremoto del senatore grillino Andrea Cioffi
Gli eletti e gli attivisti del Movimento 5 Stelle – compreso il loro comicoleader – incappano spesso in brutte figure dovute all’utilizzo talvolta improprio che fanno dei social network, dove sovente sfogano rabbie e frustrazioni. A causa di questa brutta abitudine, accade spesso che su fatti che scuotono l’opinione pubblica arrivi il messaggio di cattivo gusto o la becera speculazione del grillino di turno a scopo meramente propagandistico.
Molti ricorderanno un terribile post di Beppe Grillo, che utilizzò la tragedia del volo Germanwings per attaccare il premier Matteo Renzi dal suo blog usando queste parole: «Ci sono inquietanti analogie tra Andrea Lubitz, il copilota dell’Airbus A320 della Germanwings che si è schiantato sulle Alpi francesi, e Matteo Renzie che sta schiantando l’Italia». Ma i suoi adepti non sono da meno.
In queste ore in cui nuovi terremoti stanno colpendo il centro Italia, il “Nobel per l’Idiozia” se lo è aggiudicato il senatore grillino Andrea Cioffi, che dopo la seconda fortissima scossa ha prontamente twittato: “A Roma due forti scosse di #terremoto in due ore. Il Senato ha retto benissimo. Reggerà anche alla deforma di Renzi #IoVotoNo”.
Il vergognoso cinguettio è stato poi rimosso a causa delle tante (più che giustificate) accuse di sciacallaggio ricevute dall’incauto senatore (!!!), che sperando di chiudere così la vicenda ha postato un messaggio dai toni decisamente più istituzionali: “Solidarietà alle popolazioni colpite colpite ancora dal #Terremoto. Priorità assoluta agli interventi di ripristino scuole e ospedali”.
Ma ormai sul web (la rete che non perdona…) lo screenshot era già stato condiviso e commentato da migliaia di utenti, così il grillino è stato costretto a scusarsi così: “Mi scuso pubblicamente per precedente tweet. Non volevo mancare di rispetto a nessuno. Esprimo vicinanza alle persone colpite dal #terremoto”. Malgrado le scuse, c’è chi ha lanciato una petizione su Change.org per chiederne le dimissioni.
Insomma, un’altra brutta pagina scritta dal partito dell’uomo qualunque…
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