Partiti e politici
Il più amato dagli italiani, verso un Conte-bis?
Il più amato dagli italiani. Non Salvini, non Mattarella, non certo Renzi. E’ Giuseppe Conte, ben prima del suo discorso di ieri al Senato, che probabilmente gli ha fatto salire (non certo per tutti) il suo tasso di gradimento; è dunque il premier uscente Conte quello che riscuote la maggior fiducia tra gli elettori.
Viaggiava, già a fine luglio, con il vento in poppa, con un indice di gradimento che sfiorava il 60%, con punte massime ovviamente tra i pentastellati, seguiti dai leghisti (che oggi avranno certamente cambiato idea, per la maggior parte) e dagli elettori della Meloni. Ma molto apprezzato anche dai sostenitori dei partiti dell’allora opposizione all’esecutivo oggi dimissionario: quote di favore comprese tra il 35% del Pd ed il 50% di Forza Italia, che indicano molto chiaramente come gli italiani, ed una parte consistente anche di coloro che non sopportavano il governo da lui presieduto, guardassero con benevolenza ad un personaggio che ha fatto dell’equilibrio e della pacatezza il suo fattore distintivo.
Oggi che un po’ di quella pacatezza è forse venuta meno, nell’incisivo discorso anti-salviniano pronunciato nel momento dell’abbandono del suo ruolo di Presidente del Consiglio, Conte ha molto probabilmente conquistato maggiori consensi diffusi, distinguendosi come custode della correttezza istituzionale e del ruolo del parlamento.
Ancora sondaggi non ne sono stati effettuati, ovviamente, stante le evidenti distorsioni campionarie del periodo estivo, ma non ci si sbaglia di molto nelle previsioni ipotizzando una sua crescita nell’apprezzamento generale, anche tra coloro che non seguono da vicino la politica e si dichiarano potenziali astensionisti. Già a luglio questi ultimi avevano un livello di fiducia in lui intorno al 50%, che oggi si sarà decisamente incrementato.
Così come un netto incremento si registrerà tra gli elettori del Partito Democratico, che avranno apprezzato i punti programmatici da lui sottolineati nella sua prolusione, e tra gli stessi pentastellati, che avranno avuto motivo di soddisfazione nella difesa della loro attività di governo, “nonostante” Salvini.
Se alla fine verrà affidato a lui un nuovo incarico di governo, un Conte-bis, è indubbio che la popolazione elettorale non potrà che essere soddisfatta di questa scelta, nella speranza di aver trovato un uomo politico che, sebbene abbia forse taciuto un po’ troppo i propri eventuali dissensi nel corso di questo ultimo anno come capo dell’esecutivo, ha dimostrato capacità che in molti gli avevano negato, dipingendolo spesso e volentieri quasi come un fantoccio nelle mani dei due reali mazzieri del governo, Di Maio e soprattutto Salvini.
Giuseppe Conte: da ipotetico (ma apprezzato) “fantoccio” ad affidabile personaggio politico, nel giro di una sola settimana.
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