Partiti e politici

LSD: Luther King e De Gasperi nel nuovo Pantheon di Salvini

10 Dicembre 2018

Tutto. E il suo esatto contrario insieme: non c’è problema, che problema c’è? Picture yourself in a boat on a river with tangerine trees and marmalade skyes, è la risposta per chi la capisce. Tradotto: siamo all’LSD, agli allucinogeni, alla politica lisergica ma di brutto brutto brutto. Mica solo per Matteo Salvini, no. Ma il suo esempio è illuminante… passa la canna, please… Ieri, in manifestazione a Roma, Salvini ha descritto il suo Pantheon nuovo di pacca. Con, bada bèn, tre citazioni-omaggio. Vediamo di chi si tratta:

1) MARTIN LUTHER KING, che vediamo in foto arrestato per “Vagabondaggio”, nel 1958, su ordine del capo della polizia (o ministro dell’Interno?) di Montgomery, Alabama,  il quale non sopportava quei negri ingrati che alzavano la cresta e pretendevano pari diritti e pari dignità. Martin Luther King è salviniano, si capisce. Certo.

 

 

2)ALCIDE DE GASPERI ovvero l’assoluto Numero 1 fra gli europeisti in politica, anzi  il nostro padre della patria Europa.  Il democristiano mezzo italiano (l’altra metà era austriaca) che materialmente e teoricamente costruì l’Unione europea insieme ai democristiani tedeschi Adenauer e Schuman, che sono del partito della Merkel. In foto proponiamo il francobollo del 1971 che celebra i tre Euro-fan da tempi non sospetti: quelli della Ceca, la Comunità europea del carbone e dell’acciaio. Manco cecati questi tre adotterebbero Salvini-basta-euro come loro delfino.  Ma Alcide De Gasperi è salviniano, si capisce. Certo.

3) GIOVANNI PAOLO II. Ciliegina sulla torta, un papa. Un papa ci sta sempre bene in un Pantheon italiano. Anche Zingaretti c’aveva Paolo VI appeso al muro al suo debutto romano da candidato-leader. E anche lì il ruolo storico avuto da quel papa e la storia del politico che se ne innamora si piacevano come, nel film, l’indemoniata e l’esorcista. Credibilità innanzitutto…

Salvini peggio: forze per simpatia con i para-dittatori che governano la Polonia, cita il papa polacco: Karol Wojtyla, cioè il papa dell’apertura al mondo e alle cose non-italiane. A cominciare dalla Polonia e a continuare con i tantissimi viaggi “united colors” che apriva baciando la terra altrui in aeroporto, a ginocchioni,  e poi a terminare con lo “Spirito di Assisi” quello delle oceaniche riunioni “volemosse bbene” con i  leader di tutte le religioni del mondo (Islam welcome).

La foto è tratta da un sito di cattolici tradizionalisti (che probabilmente votano Lega) seriamente convinti che Papa Giovanni II fosse l’Anticristo, il Diavolo sceso in terra per aprire le porte della chiesa a un blasfemo e schifoso meticciato culturale. Ma Papa Wojtyla è salviniano, si capisce. Certo. Da quando Salvini ha cambiato pusher.

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