Partiti e politici
Il beffardo Natale in casa Bonino
Per Benedetto Dalla Vedova da Venerdì il Natale è ben più di un incubo culinario perché il disegno perseguito nel 2017 di animare il movimento Forza Europa (fatto), di trovare un leader che renda il movimento visibile convincendo Emma Bonino (fatto), di ottenere un mezzo via libera dai congresso dei radicali (fatto) si doveva concludere con un accordo elettorale e politico con il PD che garantisse qualche eletto e scongiurasse i rischi connessi alla raccolta delle firme per la presentazione della lista proporzionale: fallito, sul filo di lana ma fallito perché le norme connesse alla legge elettorale rendono, non innocentemente , un caso di fisica quantistica il poter coniugare raccolta delle firme e apparentamento.
C’è un che di beffardo in questo esito perché BDV ha con convinzione cercato il disegno politico della alleanza con il PD secondo una logica tipicamente maggioritaria con però una legge che oltre ad essere in larga parte proporzionale disegna un futuro parlamento che di maggioritario non ha nulla. E lo ha perseguito scartando l’ipotesi della corsa in solitaria, orgogliosa, organizzativamente un po’ folle ma politicamente sensata che in tanti nella cosmogonia pulviscolare dei Liberal italiani, che va da liberali ancient regime sino ai libertari antistato passando per fondazioni, ascoltati commentatori della politica su giornali e radio e televisioni, liberi pensatori apolidi, reduci vari di Fare e Scelta Civica, gli suggeriva come alternativa non solo testimoniale. È un mondo questo che esprime numericamente il meglio di sé e con scarsissima disciplina di partito se viaggia in solitaria non accettando alleanze con il PD e nemmeno con Forza Italia. Ma se per caso qualcuno di famiglia si apparenta con l’uno o l’altro l’effetto è che gli altri se ne vanno senza se e senza ma dalla parte opposta o direttamente nella astensione: una maledizione elettorale storica ma è anche il pregio di un mondo che non accetta subalternità culturali o presunte superiorità morali altrui.
La legge proporzionale pur introducendo lo sbarramento al 3% aiuta operazioni “identitarie” e smonta anche un’altra maledizione storica: l’essere il mondo Liberal italiano vittima del cosiddetto “voto utile” in base al quale anche chi ti è vicino non “spreca” un voto per una minoranza ma si mette al sicuro con chi ha chance di fare maggioranza. Purtroppo o per fortuna questa legge elettorale determinerà maggioranze di governo e minoranze parlamentari “dopo” il voto e non “con” il voto come accadeva nella Prima Repubblica; bene lo sanno quelli della Ditta che dai giardinetti hanno giocato un tiro mancino ai quei millennials del Nazareno che tecnicamente assomigliano al mio Milan: incazzati divisi e dilettanti. Ad abundantia, in questo turno elettorale tripolare maggioranze come sappiamo non se ne vedono proprio al punto che una pattuglia di deputati e senatori eletta con poco più del 3% potrebbe far vedere i sorci verdi ai partiti nuovi e vecchi sia in sede di Governo che nel Parlamento stesso. E anche qui si dimostra che ai giardinetti sanno ancora far di conto.
Questo è il regalo che BDV si trova sotto l’albero: la strada del porto tranquillo del PD ove veleggiare in individuale testimonianza è sfumata e giocare in autonomia dagli schieramenti torna ad essere una opzione seria, fascinosa e sfidante non solo per le elezioni ma per il giorno dopo, cioè per il fare politica e non solo per il fare le liste, per occuparsi di destini collettivi e non individuali. Con la non secondaria osservazione che per fare le liste bisogna oltre che raccogliere le firme avere anche i candidati e qualcuno da mandare in giro a far campagna perché un leader prestigioso ma molto schierato non basta a trainare un elettorato che pensa e molto, qualche volta troppo, con la propria testa: un elettorato fatto di individui che non aderiscono a una lista o a un partito ma che al contrario sanno leggere se quel partito o movimento sa aderire alle proprie individuali convinzioni È vero, a volare alto ci si brucia come Icaro e le sue ambizioni ma anche a volare bassi non si sta tanto tranquilli, l’antiaerea altrui è in agguato e il fuoco amico sa far danni se utili a se stesso: rischiare di prenderle per prenderle, tanto vale farlo con animo sereno, senza compromessi e mettendo insieme un mondo che punti a farmi andare a votare e non al mare, non solo concorrente con il PD ma molto più insidioso per Forza Italia e i suoi tremolanti tavolini. Buon Natale BDV, vediamo cosa ci fai trovare sotto l’albero
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