Partiti e politici
Il 25 Aprile facciamo tutti una cosa bella
C’è una cosa bella e buona che tutti potremmo fare il 25 aprile: aprire un libro di storia.
Certo non è detto che tutti ne abbiano uno a casa, o che pur possedendone si riesca di avere libri a portata di mano proprio in questa giornata. Si sa che i libri sono elemento d’arredo per intellettuali e sedicenti tali e che nelle case moderne, spesso arredate con uno stile minimal e futuristico, fa spesso più effetto sfoggiare un maxischermo, un sistema Home Theater o un’assistente avirtuale tipo Alexa che compensi con la sua intelligenza artificiale la nostra ignoranza e stupidità naturale.
Facciamo uno piccolo sforzo e proviamo a celebrare il giorno della liberazione con un piccolo gesto rivoluzionario: prendiamo una pagina di storia e cerchiamo di imparare la lezione che ha da insegnarci.
Buona Festa della Liberazione dal giogo nazifascista. La voglio ricordare con il discorso contro i brogli elettorali che Giacomo Matteotti pronunciò in Parlamento nel 1924 e per il quale Mussolini e la sua banda di delinquenti lo condannarono a morte. https://t.co/wCngaEXwXH
— Sandro Brusco (@brusco_sandro) April 24, 2020
Viviamo in un’epoca fantastica, in cui una quantità di informazioni e conoscenze inimmaginabile fino a pochi anni fa è immediatamente accessibile a una porzione molto alta della popolazione mondiale.
Eppure la conoscenza e l’informazione servono a poco o nulla senza la capacità di interpretarle in modo critico e di imparare le lezioni del passato.
Un aforisma attribuito ad Alberbert Einstein qualifica come pazzia l’attitudine a ripetere le stesse azioni attendendosi risultati differenti. Per quanto l’osservazione possa apparire ovvia, si tratta di quello che facciamo di continuo ignorando le lezioni della storia.
Se avete figli, potreste leggere ai vostri figli una pagina di storia. Se non avete libri sottomano è sufficiente anche una voce di Wikipedia. Per esempio quella sul 25 aprile.
Si può partire dal perchè questo giorno è festa nazionale:
[Il 25 aprile ] È un giorno fondamentale per la storia d’Italia e assume un particolare significato politico e militare, in quanto simbolo della vittoriosa lotta di resistenza militare e politica attuata dalle forze armate alleate, dall’Esercito Cobelligerante Italiano ed anche dalle forze partigiane durante la seconda guerra mondiale a partire dall’8 settembre 1943 contro il governo fascista della Repubblica Sociale Italiana e l’occupazione nazista.
Come una caccia al tesoro si può andare avanti seguendo il percorso dei link alle altre voci.
Da cosa è stato liberato il nostro paese? Perchè abbiamo scelto questa data? A quali vicende storiche è riferibile? Senza troppe complicazioni, ancora wikipedia:
Il 25 aprile 1945 è il giorno in cui il Comitato di Liberazione Nazionale Alta Italia (CLNAI) – il cui comando aveva sede a Milano ed era presieduto da Alfredo Pizzoni, Luigi Longo, Emilio Sereni, Sandro Pertini e Leo Valiani (presenti tra gli altri il presidente designato Rodolfo Morandi, Giustino Arpesani e Achille Marazza) – proclamò l’insurrezione generale in tutti i territori ancora occupati dai nazifascisti, indicando a tutte le forze partigiane attive nel Nord Italia facenti parte del Corpo Volontari della Libertà di attaccare i presidi fascisti e tedeschi imponendo la resa, giorni prima dell’arrivo delle truppe alleate; parallelamente il CLNAI emanò in prima persona dei decreti legislativi[2], assumendo il potere «in nome del popolo italiano e quale delegato del Governo Italiano», stabilendo tra le altre cose la condanna a morte per tutti i gerarchi fascisti[3], incluso Benito Mussolini, che sarebbe stato raggiunto e fucilato tre giorni dopo.
(..)
Entro il 1º maggio tutta l’Italia settentrionale fu liberata: Bologna (il 21 aprile), Genova (il 23 aprile) e Venezia (il 28 aprile). La Liberazione mise così fine a vent’anni di dittatura fascista e a cinque anni di guerra; la data del 25 aprile simbolicamente rappresenta il culmine della fase militare della Resistenza e l’avvio effettivo di una fase di governo da parte dei suoi rappresentanti che porterà prima al referendum del 2 giugno 1946 per la scelta fra monarchia e repubblica, e poi alla nascita della Repubblica Italiana, fino alla stesura definitiva della Costituzione.
Il termine effettivo della guerra sul territorio italiano, con la resa definitiva delle forze nazifasciste all’esercito alleato, si ebbe solo il 3 maggio, come stabilito formalmente dai rappresentanti delle forze in campo durante la cosiddetta resa di Caserta firmata il 29 aprile 1945: tali date segnano anche la fine del ventennio fascista.
Altri link da seguire, altre storie da raccontare per rinfrescare (o imparare finalmente) la lezione della storia.
C’è una cosa utile e bella che tutti possiamo fare: rileggere la storia e riflettere sulle lezioni che ha da insegnarci. Basta avere un telefono con accesso a internet,la pazienza di cercare e sufficiente apertura mentale per cercare di capire. Se leggere fa troppa fatica, si possono cercare i video, i documentari, quello che volete.
Il modo migliore per celebrare il sacrificio dei tanti che hanno dato la vita per offrirci la libertà di cui oggi godiamo e che, troppe volte diamo per scontata è ripassare ogni giorno, specie in in giorni come questo, la lezione della storia.
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