Partiti e politici
I migliori amici di Salvini
Manifestare contro Salvini non è solo legittimo, è anche doveroso per chi ritiene assurde le posizioni politiche dell’uomo che ha rilanciato la Lega Nord e dato vita al super personalistico Noi con Salvini. Il problema è che il mondo antagonista che sta pedinando Salvini nelle sue ultime uscite all’insegna dello slogan Mai con Salvini non si pone, al solito, la questione di quali saranno le conseguenze delle loro azioni.
La polizia ha sempre un ruolo negli scontri, ma non si può fare finta di non sapere che quei gruppi si muovono già con l’intenzione di arrivare allo scontro e creare caos; molte volte quello è anche l’obiettivo ultimo delle azioni cui si dà vita, in una logica da war games che fa una quantità incalcolabile di danni all’immagine della sinistra antagonista.
Manifestare contro Salvini andando allo scontro con la polizia e magari spaccando qualche vetrina è totalmente inutile. Non serve a niente. Anzi, è controproducente. Per due ragioni: la prima è che l’ultima cosa di cui si parla il giorno dopo è il perché è doveroso manifestare contro Salvini (in un ambito di democrazia e legalità, però), si parla invece solo degli scontri, soddisfacendo il narcisismo di chi va lì a quel solo scopo; la seconda è che Salvini ha così il pretesto perfetto per scrollarsi di dosso con estrema facilità tutte le contestazioni: “Sono dei violenti dei centri sociali”.
Et voilà, in un secondo ha risolto il problema. Tanto se c’è una cosa che l’italiano medio odia più dell’estrema destra salviniana è l’estrema sinistra dei centri sociali che “pensa solo a spaccare tutto”. Agire in questo modo non porta nessuna discussione sul tema xenofobia e migranti, non fa cambiare idea a nessuno; anzi rafforza la posizione di Salvini come uomo d’ordine in un’Italia troppo morbida con i criminali e teppisti.
Ma al mondo antagonista questo non interessa. Lo scopo non è certo quello di aprire gli occhi sulla falsità e l’ipocrisia delle posizioni di Salvini, che racconta menzogne tremende sul legame tra immigrazione e terrorismo e porta avanti proposte politiche (fuori dall’euro, ma anche flat tax) solo ed esclusivamente perché non dovrà mai rendere conto della loro inapplicabilità a chi l’ha votato, visto che l’ultima delle sue intenzioni è quella di andare al governo.
E allora qual è lo scopo? Solo quello di portare avanti una logica dello scontro in cui l’obiettivo diventa poi la polizia? O davvero sperano che con le loro azioni smuoveranno qualcosa? Chi lo sa, di sicuro Salvini è ben contento di avere sempre dietro di sé un codazzo di violenti anti-democratici al confronto dei quali, lui, l’uomo che sospenderebbe le cure mediche ai clandestini, fa un figurone.
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