Partiti e politici

Gli spin doctor si danno da fare ma vince il più simpatico

25 Aprile 2017

E’ finita l’epoca delle grandi passioni, dello staff elettorale improvvisato del candidato politico con il quale gli aiutanti condividevano il credo  e gli ideali all’ombra di un caffè. I tempi sono cambiati e la figura dello spin doctor, ne è la chiara testimonianza.

Figura importat dal mondo anglosassone viene così definita dal dizionario della Oxford University Press : “persona incaricata di presentare le scelte di un partito politico sotto una luce favorevole”. Si tratta quindi di professionisti della comunicazione, consulenti, direttori di agenzie pubblicitarie con l’obiettivo di commercializzare un prodotto, di renderlo appetibile, nel caso delle competizioni elettorali “votabile”.

Per citare un esempio anche se non recente , la più attrezzata in questo senso fu nel 2011 la candidata sindaca di Milano  Letizia Moratti che ebbe a disposizione un folto team, dai costi notevoli, composto da professionisti dell’agenzia pubblicitaria Klein Russo e Aegis Media Communication, in collaborazione con i suoi consulenti personali Mario Azzoni e il politico Antonio Palmieri, a cui si aggiungono la  Euromedia research di Alessandra Ghisleri, la Sec di Antonio Tagliabue e la società Camisoni Calzolari per le sue apparizioni in rete. Chissà quali dei suoi supporter suggerì alla signora Moratti di accusare il suo rivale di essere un ladro di auto, frase infelice che si trasformò nella classica buccia di banana della sempre impeccabile prima cittadina milanese.

Dal canto suo l’accusato, Giuliano Pisapia, forse memore dell’accusa al vetriolo della Moratti all’indomani delle elezioni si  presentò  ai seggi in moto facendo cambiare il vento, spot della sua campagna elettorale programmata dall’agenzia Com Unico e del presidente di Civicom Roberto Basso. E la storia narra che fu proprio Pisapia a diventare nuovo sindaco di Milano.

Le conclusioni a giochi fatti è che l’attività degli spin doctor nel  è realmente sintomo dei tempi che cambiano ma l’elemento umano fortunatamente continua a essere un target variabile e poco gestibile sul quale poco possono strategie di marketing studiate a tavolino.

Guardando ai risultati, ai veleni , agli scivoloni e alle mosse sbagliate di alcune campagne elettorali si desume senza ombra di dubbio che gli esseri umani non sono solo un paio di jeans e che il cuore di ognuno con le sue pulsioni, positive o negative che siano, è sempre l’elemento determinante.

 

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