Partiti e politici

Federico Pizzarotti è stato sospeso dal Movimento 5 Stelle

13 Maggio 2016

Il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti, è stato sospeso dal Movimento 5 Stelle. Ad annunciarlo è Beppe Grillo con un tweet, che rimanda al blog del Movimento:

Federico Pizzarotti è sospeso dal MoVimento 5 Stelle. La trasparenza è il primo dovere degli amministratori e dei portavoce del MoVimento 5 Stelle. Solo ieri si è avuto notizia a mezzo stampa dell’avviso di garanzia ricevuto, ma il sindaco ne era al corrente da mesi. Nonostante la richiesta, inoltrata da ieri e a più riprese, di avere copia dell’avviso di garanzia e di tutti i documenti connessi alla vicenda per chiudere l’istruttoria avviata in ossequio al principio di trasparenza e già utilizzato in casi simili o analoghi, non è giunto alcun documento. Preso atto della totale mancanza di trasparenza in corso da mesi, nell’impossibilità di una valutazione approfondita ed oggettiva dei documenti e per tutelare il nome e l’onorabilità del MoVimento 5 Stelle si è proceduto alla sospensione. Non si attendono le sentenze per dare un giudizio politico.

Il caso. Il sindaco cittadino di Parma e l’assessore alla Cultura Laura Ferraris sono infatti indagati per abuso d’ufficio a causa della nomina di Anna Maria Meo a direttore generale del Teatro Regio e di Barbara Minghetti consulente per lo sviluppo e i progetti speciali. Altri tre membri del consiglio di amministrazione della Fondazione Teatro Regio all’epoca della nomina, nel gennaio 2015, Giuseppe Albenzio, Silvio Grimaldeschi e Marco Alberto Valenti sono stati iscritti nel registro degli indagati per lo stesso reato.

La replica di Federico Pizzarotti. «Mesi che Parma chiede chiarimenti, privati e anche pubblici. Totalmente ignorati. Parlate addirittura di trasparenza. E questa sarebbe trasparenza?», scrive sul suo profilo Facebook il sindaco, che diffonde anche lo scambio di e mail avuto ieri con lo staff di Beppe Grillo, che chiedeva a Pizzarotti la copia dei documenti sull’inchiesta che lo vede coinvolto. Richiesta, quest’ultima, non accolta dal sindaco, che sembra non avere nessuna intenzione di dimettersi.

 

 

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Pizzarotti pubblica le conversazioni con il direttorio:

A chi mi chiede per quale motivo non ho comunicato prima di aver ricevuto l’avviso di garanzia rispondo con la massima tranquillità. Io e il gruppo di Parma abbiamo provato, per mesi, a contattare il direttorio. Qui sotto avete le prove di due dei telefoni da cui li abbiamo contattati. Volevo parlare di due questioni importanti: i due consiglieri che dalla minoranza ci attaccano dichiarando di essere del M5S e questa indagine sul nostro Teatro che mi riguarda. Difficile spiegare a chi non ti risponde. Mentre, per chi mi chiede come mai non ho pubblicato, tutto la risposta è altrettanto semplice. Perché nel rispetto della magistratura ho chiesto al PM di essere ascoltato e solo dopo, se mi fosse stato detto che non era un problema, avrei pubblicato le informazioni. Sto ancora aspettando di essere ascoltato. Un’indagine non è un talk show e la magistratura, giustamente, ha la precedenza. Come hanno diritto di essere rispettati gli altri membri del cda coinvolti nell’indagine che non rivestono alcuna carica politica. Mi dispiace dover arrivare a questo punto. Chi mi conosce sa che non è nel mio stile. Se prima si fosse accettato un confronto che ritengo ovvio e basilare per un gruppo politico, e non avessi ricevuto un trattamento simile, tutto questo sarebbe rimasto fra 4 mura e saremmo usciti da questa vicenda più forti di prima.


 

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