Partiti e politici

Elly traccia un solco: le donne staranno con le donne. E i maschi? Cazzi loro

13 Febbraio 2020

Una riga, neanche intera. «Nel 2020 tutto ‘sto cinema per una ragazza bisex. Mah». Firmato: Stefania Aloia, caporedattore centrale (lo scrive lei così, al maschile, sul profilo Twitter) di Repubblica. È una voce abbastanza sola, quella del disincanto, almeno per come la porge Aloia. Perché la rete, in realtà, ci restituirebbe un giubilo, un abbraccio universale e liberatorio, soffocando d’affetto e di condivisione la protagonista di una confessione, Elly Schlein, la quale dalla Bignardi, a precisa domanda, e premettendo che i fattacci suoi se li vorrebbe tenere per sé, rivela d’aver amato “molti uomini e molte donne” e ora, mentre siamo in amabile conversazione televisiva, “sì, sono fidanzata, sto con una ragazza, e sono felice finché mi sopporta”.

Aloia, grazie al cui senso pratico riprendiamo un filo di speranza nel futuro di Repubblica, rivela in realtà che il mazzo è forse truccato, che questa «Annunciazione, annunciazione!» è frutto di un marchingegno sapientemente costruito, a cui neppure la simpatica Elly parrebbe essere neutra. Ciò che scatena gli entusiasmi, infatti, è la successione delle parole e dei concetti, sapientemente messi in fila. Non tanto la cosa in sé, che appare persino consuetudinaria. Si poteva rispondere in molti modi, meno scenografici, essendo – appunto – riservati e gelosi della propria vita privata, magari con un più semplice “sto con una ragazza e sono felice finché mi sopporta”. Ma se si sceglie di opporre una serie di amori di segno diverso, uomini&donne, tutti molto amati, per poi approdare, a quel che sembrerebbe, a una scelta definitiva, quella di una compagna, allora si esibisce plasticamente il virtuosismo di un coming out, una piroetta sul ghiaccio da fermare il fiato, l’esibizione spettacolare di un percorso di vita perché nessuno, poi, abbia più da eccepire alcunché.
Con quel sorriso, gli occhi di Elly, però, ci volevano comunicare soprattutto un altro dato, di ben altro spessore. Che la tensione, e il successivo approdo, di una donna verso un’altra donna è ormai un dato ineludibile. Che noi maschi dovremmo registrare.

Sembravano dire, quegli occhi, che sì, si può anche amare un uomo e starci più o meno bene per un pezzo di vita, ma che se l’idea di vita dev’essere “per sempre”, allora sulla distanza medio-lunga la profondità femminile vincerà sempre, perché è ben altro rispetto al mondo maschile. Perché la complicità, la solidarietà che una donna può esprimere, l’idea di impresa comune, tutto questo può stare idealmente in piedi soltanto tra donne. Amandosi, naturalmente.

Sono ghiacciai che si sciolgono. Cattedrali che vanno in frantumi. E che superano di gran lunga la questione di genere, che un bel giorno non esisterà più. Tutte le donne staranno felicemente solo con le donne. Preparandosi, arriveranno al momento con la consapevolezza del caso. Non è questione di giorni, ovviamente. Ma è una rivoluzione in atto. Se Aloia commenta giustamente “Tutto ‘sto cinema per una ragazza bisex”, significa che il processo è avviato, che le donne oggi contemperano serenamente l’idea di dividersi sessualmente tra maschi e femmine e che tra poco abbandoneranno felicemente anche la più pallida ipotesi maschile per stare semplicemente tra loro.
Cosa accadrà tra i maschi, ecco questo non è dato sapere, né immaginare. A un certo punto, in un certo anno, quando anche l’ultima donna sulla terra si sarà accasata con un’altra donna, si ritroveranno per strada, nelle piazze, nei bar, negli uffici. Si guarderanno negli occhi, smarriti. Beh, alcuni forse più portati faranno un passino avanti, malizioso. Ma per tutti gli altri, sarà un casino. Che ci siamo meritati, ovviamente.

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