Partiti e politici
È morto Marco Pannella
Marco Pannella è morto. Il leader dei radicali italiani nei giorni scorsi era stato ricoverato in ospedale, dopo che i medici che lo avevano in cura avevano certificato un peggioramento del suo stato di salute. Malato di cancro ormai da tempo, Giacinto detto Marco aveva appena festeggiato i suoi 86 anni.
Si definiva radicale, socialista, liberale, federalista europeo, anticlericale, antiproibizionista, antimilitarista, non-violento e gandhiano. Negli anni dell’università, Pannella è stato tra i fondatori, nel 1955, del Partito Radicale dei Democratici e dei Liberali. Il nuovo Partito Radicale riprese il nome della storica formazione erede della sinistra storica nel Parlamento post-unitario, ma in più occasioni, nel corso della propria lunga carriera politica, il carismatico leader di gran parte del radicalismo italiano lascerà intendere pubblicamente di guardare anche ai valori della Destra storica del paese. Tra i suoi riferimenti ideologici, vanno inoltre annoverati l’ambientalismo ecologista, il cattolicesimo liberale di Romolo Murri, e il socialismo liberale.
Tra i più longevi politici (appassionato deputato dal 1976 al 1992), Marco Pannella è stato grande protagonista delle battaglie civili degli anni settanta. La sua azione politica lo ha portato a essere noto, come leader politico italiano, per aver fatto costantemente ricorso ai metodi della lotta politica non-violenta praticando decine di scioperi della sete e della fame, con l’intenzione di affermare la legalità o, secondo le sue parole, il diritto alla vita e la vita del diritto.
Editore e fondatore nel ’77 dell’organo d’informazione della Lista, Radio Radicale, Pannella ha anche fondato alcune storiche testate giornalistiche ed è stato direttore responsabile (pur non appartenendo al movimento) del quotidiano Lotta Continua per un breve periodo. Importante è stato il contributo dato dall’uomo e dal Partito Radicale alla crescita e al consolidamento di Teleroma 56, una delle prime televisioni private italiane pensata e ideata dal Prof. Bruno Zevi e dal Prof. Guglielmo Arcieri.
Pannella ha inoltre preso parte attivamente alla vita politica italiana attraverso l’intensa applicazione dello strumento referendario, promuovendo, nel corso di tre decenni, la raccolta di quasi cinquanta milioni di firme necessarie alla promozione delle varie campagne referendarie. Il suo impegno umano e politico lo ha messo a disposizione di grandi battaglie, da quella per la legge sul divorzio, alla legge sull’aborto e più recentemente per la procreazione assistita. Grande sostenitore dei diritti dei detenuti, affermava: «Non mi batto per il detenuto eccellente, ma per la tutela della vita del diritto nei confronti del detenuto ignoto, alla vita del diritto per il diritto alla vita».
Devi fare login per commentare
Accedi