Famiglia
’E figlie so’ piezz’ ’e core
Lavinia Mennuni, senatrice di Fratelli d’Italia (l’ltalia l’è mesta) fornisce alle donne della Penisola nuove idee per l’anno nuovo. Idee nuove di zecca, probabilmente tirate fuori dalla sua vulcanica testa di femmina di destra: le femmine esistono per fare figli. Punto e basta.
Ogni donna, dice lei, deve avere come massima aspirazione quella di mettere al mondo dei figli. Coito ergo sum.
Uno potrebbe risponderle: scusi signora, visto che ne ha tanta voglia, li faccia lei. Ma io ne ho già tre! E le pare che siano sufficienti? La patria ha bisogno di braccia, ne faccia uno l’anno, almeno fino a quando non spunterà la menopausa, e se li allevi, anzi, visto che è così propensa alla maternità, allevi anche quelli della vicina del piano di sotto che ne ha due e che al mattino deve andare a lavorare per tirare avanti la baracca visto che il compagno non ce l’ha più per un tumore fulminante e che non le spetta la pensione di reversibilità perché non erano sposati.
Come? Non vuol farli? Lei è un’antitaliana, si vergogni! L’Italia ha bisogno di figli d’italica stirpe, naturalmente, non quei mezzosangue che stanno insudiciando il territorio e che, se vincono le Olimpiadi, non hanno comunque fattezze italiane e non sono degne, come dice il generale Vannacci, quell’uomo saggio.
Fare figli è un dovere delle femmine d’Italia, che son disinvolte e scaltre e sanno più dell’altre l’arte di farsi amar. Quindi, visto che sanno farsi amare, non importa farli col marito o col compagno, basta farsi impollinare in giro e magari farne un paio con uno, altri tre con un altro, basta che siano figli per sentirsi realizzata come donna e, soprattutto, come patriota.
Cara senatrice, ma chi la lascia andare in giro libera di dire queste enormità? Ma papà la manda sola? La donna è certamente libera di fare dei figli se li vuole! Naturalmente se li vuole anche il marito o il compagno, mica solo lei, per par condicio. E se i figli entrambi non li vogliono che si fa? Si perseguitano e li si obbliga a fare dei figli sotto la sorveglianza di una guardia che controlli la copulazione avvenuta? E se i figli non vengono per via di una sterilità semplice o doppia? E se una donna ha problemi all’apparato riproduttore e non può, comunque, averne? Deve sentirsi, secondo il suo ragionamento, frustrata e inutile, perché il suo unico scopo è generare, perché è cool. Col cool degli altri è facile fare figli. Provi a metterne al mondo una ventina col suo cool, senatrice. Eh già, ’e figlie so’ piezz’ ’e core, e Mennuni vuol dimostrare che solo chi ne mette al mondo un po’ un core lo tiene.
Certo che Fratelli e Fratelle d’Italia sono proprio senza freni, non si rendono conto di quanto le sparano grosse, non c’è un giorno che non si sentano in dovere di esprimersi. Per costoro il mordersi la lingua prima di proferire una principale, anche non necessariamente seguita da subordinate, è una regola che non vale nulla.
Mennuni, lei che è una senatrice, direbbe Totò, metta a disposizione il suo seno per tutti i figli d’Italia, che tutti possano nutrirsi col suo latte e il suo colostro, viso che lei è una privilegiata che i figli li può fare. Almeno fino a quando la biologia lo permette, lei ha già 48 anni, provi a sentire qualche medico per sapere se può ancora farne: tre sono veramente pochi, lei è indietro, senatrice, avrebbe dovuto farne almeno diciotto. Anzi, dall’alto del suo seno provi a metter su un’azienda di aspiranti madri, disposte a copulare coi più prestanti giovani d’Italia per fornire al paese i figli necessari per la Gloria di questo antico paese avviato alla decadenza. Meno male che ci sono donne come lei, chissà come mai sta venendo fuori solamente adesso e non prima. Avremmo evitato lo spopolamento.
Quando la cattodememenza sarà bandita dalle scuole, improvvisamente questi concetti/frasi/idee/slogan per magia spariranno…
Post scriptum La cattodemenza implica sconcertanti incongruenze nella piccola testa del credente fervente parlamentare: impedisce la maternità surrogata anche se è l’unico mezzo per le donne col tumore all’utero di avere un figlio, e quindi di seguire lo slogan di Fratelli d’Italia