Partiti e politici
Detrattori e delusi, l’autogol del Movimento 5 Stelle
Il “salvataggio” di Salvini apre vari scenari politici in casa 5 stelle. Tantissimi elettori del movimento fondato da Beppe Grillo, erano contrari nel fare quadrato al Ministro degli Interni. Ne conviene che migliaia di voti sono andati persi in vista delle elezioni europee ma non solo. Il principio di onestà e l’avversione completa a qualsiasi sorta di “immunità parlamentare”, sono stati infranti in un istante.
L’autogol dei pentastellati è clamoroso.
Nel giorno degli arresti domiciliari per i genitori di Renzi, l’ex pentastellato Pizzarotti, nonché sindaco di Parma, ha pubblicato su facebook un post impietoso dove elenca le contraddizioni del movimento.
Giusto per elencarne qualcuna (dalla pagina facebook del primo cittadino di Parma):
“Tutto in streaming”: sparito lo streaming (fin dal meraviglioso incontro in luogo segreto con Casaleggio padre che andò a prenderli in autobus privato per portarli chissà dove senza streaming, dopo l’elezione di Grasso presidente del Senato);
“Mai alleanze con i partiti” (con specifica menzione alla Lega): non c’è bisogno di spiegazioni;
“Qualsiasi carica nel M5S sarà elettiva”: presidente non eletto, segretario non eletto, tesoriere non eletto, membri del direttorio non eletti, portavoce non eletti, responsabili comunicazione non eletti;
“Mai in televisione”: è durata finché non ha fatto comodo andare in televisione (ma sempre e solo quando possono andare senza contraddittorio, altrimenti non sanno ribattere);
“Siamo ultimi nella classifica della libertà di stampa”: poi fanno liste di giornalisti sgraditi e appena vanno al governo e attaccano i giornalisti che li criticano;
“Fuori i partiti dalla RAI!” – RAI interamente occupata insieme alla Lega senza lasciare manco un usciere alle opposizioni.
Pizzarotti ha il dente avvelenato.
Nel 2016 fu infatti espulso dal movimento per un avviso di garanzia in merito alla vendita di quote di una società partecipata. Quest’anno, il tribunale ha rigettato le accuse perché il reato non sussiste. Se si aggiungono anche le bordate che Marco Travaglio, dalle pagine del Fatto Quotidiano, ha riservato ai cinque stelle, il “pranzo è servito”.
E adesso, cosa succederà al Movimento 5 stelle in termini di consensi?
Una buona cartina tornasole è fornita dall’intenzione di voto nei sondaggi (fonte Kantar Public). La Lega è data al 32,4%, il Movimento 5 stelle al 25,7€, il Partito Democratico al 17,3%. Forza Italia è al 8,7% mentre sorprende l’avanzata di Fratelli D’Italia. Il partito guidato da Giorgia Meloni è al 4,4%. E’ lampante che sarà la Lega di Salvini, il traino per questa tornata Europea. Deludente invece il Movimento 5 Stelle che perde per strada parecchi punti in percentuale. C’è il rischio che alcuni deputati pentastellati decidano di uscire dal gruppo parlamentare, in totale disaccordo sulle linee guida espresse in questi giorni. La cosa certa è che moltissimi elettori sono rimasti delusi e questo si rifà in termini di consensi, in vista delle elezioni di maggio. E’ delle ultime ore l’ipotesi di un’alleanza Lega-Movimento 5 Stelle per Strasburgo.
I pentastellati hanno forse paura di una batosta in salsa europea? Salvini e Di Maio smentiscono. “La Lega ha ben chiara l’idea di Europa che vuole” chiosa il leader del carroccio. Sul blog dei 5 Stelle il messaggio è altrettanto categorico :” Non esiste e non è mai stata presa in considerazione l’idea di entrare nel gruppo della Lega e Le Pen o in altri gruppi che propongono da decenni la stessa vecchia ricetta”.
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