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Democratica, il socio del Pd è stato dichiarato fallito

28 Settembre 2017

Democratica.com, il portale di informazione del Partito Democratico inaugurato poche settimane fa, ha come socio un imprenditore dichiarato fallito. Come messo in luce dal quotidiano locale on line La Pressa, la PE Piacentini editore Srl, su istanza dell’istituto previdenziale dei giornalisti italiani (INPGI), è stata posta in procedura fallimentare dal Tribunale di Modena lo scorso 2 agosto . Lasciando a bocca asciutta, per una cifra complessiva attorno a 300 mila euro, una serie di fornitori e soprattutto un gruppo di giornalisti. La Srl messa in fallimento editava infatti, fino ad ottobre dello scorso anno, il giornale modenese Prima Pagina e fa capo a Dino Piacentini, il costruttore di fede renziana che nel 2015 fu autore, assieme al collega Pessina, del tentativo, come noto non andato a buon fine, di salvare l’Unità e più complessivamente le malconce attività editoriali del Pd. E che ora torna in campo nella nuova avventura di Democratica.

Il sito è di proprietà della Democratica Srl, una società con un capitale sociale risibile – 10 mila euro – in cui il 60% delle quote è detenuto dal Pd ed il restante 40% dalla Piacentini Costruzioni Spa. E’ la riproposizione, seppur in toni finanziari minori, dello schema societario andato in scena con EYU Srl, la holding a cui facevano capo i vari “marchi” della galassia editoriale piddina – Europa, Youdem.tv, L’Unità – finiti uno dopo l’altro sul lastrico e chiusi sotto il peso di decina di milioni di debiti. Anche nel caso di EYU Srl, infatti, il partito di Matteo Renzi possedeva il 60% del capitale sociale, mentre Piacentini, con la sua Piacentini Costruzioni Spa, il rimanente 40%. Una partecipazione azionaria che per il costruttore, leopoldino della prima ora, ha significato mettere sul piatto quasi 350 mila euro. Quelli che sarebbero stati necessari per non mandare in fallimento la società editoriale modenese.

Piacentini intanto si sta aggiudicando diversi appalti in Emilia RomagnaL’ultima aggiudicazione delle quali risale al 24 luglio. Si tratta di un bando indetto dalla Regione Emilia Romagna, – attualmente governata dal modenese Stefano Bonaccini, renziano sulla via del pentimento – per la realizzazione di opere di manutenzione alla rete idroviaria in provincia di Ferrara del valore di 4,4 milioni di euro. Ebbene, l’impresa Piacentini Costruzioni SpA ha stracciato i concorrenti, ottenendo il miglior punteggio, dopo aver “offerto un ribasso economico del 10% e una riduzione dei tempi di esecuzione dei lavori di 90 giorni naturali e consecutivi”.

Negli scorsi mesi, poi, sempre dall’Emilia, da Modena per la precisione, è arrivata per Piacentini una buona notizia, che a breve potrebbe diventare ottima: è in fase di definitiva assegnazione il bando di gara da 35 milioni, relativo ad un progetto per il recupero di un’area di pregio (ex Amcm, ndr) a ridosso del centro storico di Modena. Per il quale, dopo un prima gara andata deserta, a seguito di un ulteriore bando, è pervenuta sul tavolo dell’Amministrazione Comunale di Modena una sola offerta: quella di un gruppo di imprese, nelle quali ritroviamo alcuni dei principali attori locali nel mondo dell’edilizia. Dalla cooperativa ‘rossa’ Cmb di Carpi, alla confindustriale AeC Costruzioni – balzata agli onori delle cronache per una indagine sul presunto utilizzo di cemento depotenziato nella ricostruzione di una scuola nelle zone colpite dal terremoto del 2012, ma non per questo penalizzata in successive gare – passando per Politecnica Ingegneria – cooperativa della quale è stato presidente per 32 anni l’attuale assessore ai lavori pubblici del Comune di Modena Gabriele Giacobazzi e che dal 2011 è presieduta dalla vicepresidente di Legacoop Estense Francesca Federzoni – finendo al consorzio Coseam, nel quale, appunto, la Piacentini Costruzioni Spa ha il 48,4% del capitale, per un controvalore a bilancio pari a 8 milioni di euro. Se, come pare ormai certo, una volta ultimati i necessari iter burocratici, per la gara da 35 milioni verrà indicato come vincitore l’unico gruppo di imprese in corsa, per la Piacentini sarà una salutare boccata d’ossigeno dopo anni di bilanci chiusi in perdita.

Per gli interessati alla geografia degli appalti emiliani dove l’editore modenese di Democratica.com è parte in causa, bisognerà poi tenere d’occhio l’esito di altre gare che fanno riferimento al pacchetto da 25 milioni di euro lanciato negli scorsi mesi dal governatore Bonaccini su una serie di infrastrutture nel modenese. Per una delle quali Piacentini Costruzioni ha già un cantiere aperto.

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