Tutto quel che c’è da sapere sul caso De Luca

Vincenzo De Luca, presidente della regione Campania è indagato nell’ambito di un’inchiesta della procura di Roma che riguarda l’ormai dimissionario Nello Mastursi, ex capo della sua segreteria e vicesegretario del Pd Campania. Le accuse sono di corruzione e rivelazione del segreto d’ufficio.

Chi coinvolge l’inchiesta. Oltre al governatore De Luca e a Mastursi, sono indagati anche il giudice Anna Scognamiglio, relatrice dell’ordinanza con cui nello scorso mese di luglio era stato accolto il ricorso di De Luca contro la sospensione prevista dalla legge Severino, suo marito Guglielmo Menna, il dirigente politico Giuseppe Vetrano e due infermieri dell’ospedale pediatrico Santobono-Pausilipon di Napoli. Grazie alla sentenza del giudice Anna Scognamiglio, De Luca si era potuto insediare come presidente della regione Campania.

Da dove è partita questa nuova inchiesta. L’inchiesta è partita da un’intercettazione in cui Guglielmo Manna avrebbe domandato a Mastursi un’assunzione nel settore della sanità, poco prima che il verdetto della sentenza fosse depositato in cancelleria. Secondo l’accusa De Luca avrebbe promesso l’assunzione di Manna sotto la pressione di Mastursi.

L’indagine si inserisce all’interno della vicenda De Luca-Severino. La telefonata tra Manna e Mastursi sarebbe infatti avvenuta tra il 2 luglio, quando il giudice Gabriele Cioffi, per mezzo di un provvedimento d’urgenza aveva messo fine alla sospensione prevista dalla Severino dando ragione a De Luca, e il 22 luglio, quando l’ordinanza collegiale è stata invece depositata dalla giudice Scognamiglio confermando di nuovo la sospensione.

Martedì sera sul suo profilo Facebook De Luca ha scritto di essere “senza alcun margine di equivoco” estraneo “a qualunque condotta meno che corretta”. Mercoledì mattina, durante una conferenza stampa, spiegando di non sapere chi sia Guglielmo Manna, ha affermato di considerarsi “parte lesa”. Difendendosi, il governatore giovedì ha dichiarato: “chi mi assedia riceverà olio bollente”, e ha scaricato l’ex collaboratore Mastursi.

Le reazioni politiche. Il ministro Andrea Orlando ha affermato che per la presidenza della regione Campania avrebbe sostenuto un altro candidato. Matteo Renzi non ha commentato la vicenda. Silvio Berlusconi ha dichiarato che nel Patto del Nazareno c’era la promessa modifica della legge Severino, mai mantenuta da Renzi.

Intanto, il giornalista Corrado Formigli ha denunciato che un inviato di Piazza Pulita “è in stato di fermo presso il commissariato del tribunale di Napoli, dove era andato a intervistare Anna Scognamiglio”. Il giudice è stato trasferito d’ufficio. Il presidente del tribunale di Napoli Ettore Ferrara ha già disposto il trasferimento ad altra sezione. La prima commissione del Csm ha chiesto all’unanimità l’apertura di una pratica a suo carico.

La condanna di De Luca per abuso d’ufficio. Nel mese di gennaio quando Vincenzo De Luca era sindaco di Salerno era stato condannato in primo grado a un anno di reclusione per abuso d’ufficio, in relazione ad una vicenda che riguardava la realizzazione di un termovalorizzatore. La condanna prevedeva l’interdizione per un anno dai pubblici uffici. Dopo esser decaduto dal ruolo di sindaco per qualche giorno, De Luca aveva presentato ricorso al TAR e i giudici gli avevano dato ragione permettendogli di continuare a rivestire la sua carica.

La presidenza della regione Campania. Candidato con il Partito Democratico alla presidenza della Regione Campania, De Luca aveva vinto le elezioni nel maggio 2015, tra le polemiche. La legge Severino impedisce però di candidarsi ai politici condannati in via definitiva e sospende invece (dopo l’elezione) i politici in caso di condanne non ancora definitive. Dopo l’insediamento nel mese di giugno De Luca era stato ancora sospeso dall’incarico, ma aveva fatto ricorso al tribunale ordinario per chiedere la sospensione degli effetti della legge Severino, in attesa della pronuncia della Corte Costituzionale. Il ricorso lo aveva vinto e aveva cominciato a esercitare le sue funzioni di presidente.