
Partiti e politici
Congresso di Azione: Carlo Calenda riconfermato segretario
Si è tenuta in tutta Italia la fase di voto del Congresso nazionale di Azione che proponeva la rielezione del Segretario nazionale e di una serie di cariche apicali del partito.
Due erano le mozioni che si contendevano il consenso degli iscritti. La prima denominata “Nati per correre” faceva capo al segretario uscente Carlo Calenda.
La seconda, “Dipende da noi” sosteneva la candidatura della vicepresidente Giulia Pastorella.
Entrambi i candidati hanno girato l’Italia negli ultimi mesi per presentare agli iscritti le proprie mozioni, risvegliando anche un senso di appartenenza che gli ultimi risultati elettorali avevano in qualche misura fiaccato.
Il risultato finale ha visto affermarsi in modo nettissimo Carlo Calenda che ha conquistato l’86% dei consensi, una percentuale importante che non lascia spazio a dubbi riguardo il risultato finale
Ma è sempre una buona pratica quella di fare un’analisi postuma del voto, cosa che la candidata Pastorella ha fatto con grande serenità non appena aperte le urne.
“Mi congratulo con il rieletto Segretario Carlo Calenda.
Auspico che adesso si lavori tutti insieme e che sia anche riconosciuto il fatto che una grossa fetta del partito chiede un cambiamento di passo, chiede maggiore chiarezza sul posizionamento, chiede maggiore attenzione ai territori e agli attivisti. Sono certa che questo messaggio non passerà inosservato.
Sono soddisfatta del risultato ottenuto nelle province in cui mi sono presentata, viste anche le “modalità del Congresso” denunciate nella lettera dei Commissari Raffaelli e Castaldo. Lettera nella quale si evidenziano alcune delle criticità relative alla costruzione delle liste, alla validazione delle stesse e delle sottoscrizioni. Una sintesi delle tante segnalazioni che ci sono arrivate dai territori di situazioni poco chiare.
Ora mi rimbocco le maniche in attesa dell’Assemblea nazionale in cui verrà ufficialmente proclamato il Segretario e si eleggeranno altre importanti cariche tra cui il Presidente, il direttivo nazionale e così via“.
Analisi che in qualche modo abbiamo provato a fare giornalisticamente anche noi.
Per prima cosa abbiamo cercato di capire a cosa si riferisse Giulia Pastorella quando parla di “modalità del Congresso denunciate nella lettera dei Commissari Raffaelli e Castaldo”.
Questa lettera, datata 14 febbraio, segnala una serie di presunte irregolarità non verificate dalla Commissione elettorale. Astenendoci ovviamente da ogni giudizio di merito ci limitiamo a riportarla.
Di fatto Carlo Calenda è stato in grado di presentare praticamente in tutta Italia la candidatura e la propria mozione elettorale, cosa che Pastorella non è riuscita a fare. Ovviamente laddove era presente una sola lista il pieno successo era assolutamente garantito, non esisteva partita.
Questo ha rappresentato oggettivamente un vulnus importante che la squadra elettorale a sostegno di “Dipende da noi” non è stato in grado di sanare.
Se però andiamo a fare una lettura del voto espresso dove entrambe le mozioni erano pienamente in gioco, ci rendiamo conto che il “cappotto” non si è verificato.
Come sintetizzato da Giulia Pastorella in alcune infografiche (prodotte a ridosso dello scrutinio) dove entrambi i candidati erano presenti al tavolo si è avuto un sostanziale equilibrio. 54% per Carlo Calenda e 46% per la sua vicepresidente nazionale.
Un pareggio in Veneto, la vittoria in Trentino Alto Adige, l’affermazione a Milano città e nella provincia di Milano oltre che nella circoscrizione “estero”sono solo alcuni dei segnali che il voto ha lanciato.
Sarebbe stato davvero interessante vedere un confronto giocato in tutta la penisola ma ciò evidentemente non si è rivelato al momento fattibile.
Carlo Calenda ha dichiarato: “Nella serata di ieri la Commissione di garanzia nazionale mi ha proclamato segretario con l’85,8% dei voti, mentre Giulia Pastorella ha ottenuto il 14,2%. Hanno partecipato al voto circa 13.700 iscritti.
Innanzitutto complimenti non rituali a Giulia Pastorella per il risultato ottenuto con una battaglia congressuale coraggiosa. Grazie a tutti i garanti congressuali, i militanti e i candidati che si sono spesi. Fare i congressi è un esercizio complicato ma necessario.
Adesso al lavoro insieme per far crescere il partito”.
Sul tavolo della nuova dirigenza troveranno certamente spazio sia temi interni (maggiore coinvolgimento degli organismi locali di partito) sia il tema del posizionamento di Azione nel quadro di un campo liberal-democratico che stenta a strutturasi.
Esiste potenzialmente un “centro”, libero da ogni appoggio sistemico al centrosinistra o al centrodestra, che potrebbe raggiungere una quota di consensi a doppia cifra. Vedremo se e come questo “Azione – Calenda 2” sarà capace di proporsi come catalizzatore delle diverse formazioni centriste che oggi viaggiano ciascuna per proprio conto.
L’8 di marzo nascerà in forma di partito “Orizzonti Liberali” di Marattin e quella potrebbe essere una prima interessante occasione di confronto.
Devi fare login per commentare
Accedi