Partiti e politici

Comunque vada Berlusconi ha già vinto

22 Gennaio 2022

Tre Governi dal 1994, anno della famosa discesa in campo, poi una pausa, con Dini, Prodi, D’Alema, Amato. Il ritorno nel 2001 fino al 2006, ancora Prodi e ancora lui, dal 2008 fino al 2011, con un triste declino a favore di Mario Monti, ingaggiato dall’allora Presidente della Repubblica Napolitano. In totale 3.339 giorni in carica, più di qualsiasi altro, più di Andreotti, più di Moro, più di De Gasperi. Oltre a questo primato detiene quello del più alto numero di processi a carico di un politico. Non mancano i primati sportivi e gli indiscussi successi aziendali.

Si sono riempite le pagine dei giornali, editori e giornalisti ringraziano. Per oltre 20 anni “il Berlusca” e le sue vicende hanno contribuito a incrementare le vendite, soprattutto dei quotidiani di parte avversa. Scriveva il compianto Gianpaolo Pensa nel suo libro “La Repubblica di Barbapapà” che il quotidiano “LaRepubblica” ha costruito parte della suo successo, in quegli anni, grazie alle vicende del Cavaliere.

Poi dal 2011 il buio o quasi, un leader al tramonto, impegnato più che altro nelle vicende giudiziarie che via via andavano scemando. Per lui in questi ultimi dieci anni, non primeggiare, non occupare più le prime pagine dei giornali, non deve essere stato facile. Leader più giovani hanno maggior peso nel centro destra (in kg sicuramente, sul resto parliamone) Forza Italia ridotta ad una percentuale di gran lunga sotto il 10%. Si è dovuto accontentare di fare il suggeritore a Salvini, durante le dichiarazioni post consultazioni con il Presidente Sergio Mattarella per ritagliarsi un pezzetto di scena. Nemmeno le sue vicende amorose hanno goduto grande interesse.

Ma ecco l’occasione, probabilmente l’ultima, l’ambizione di ricoprire la più alta carica dello Stato. Farsela scappare? Certo che no. Chi  se ne frega di Draghi, lodato fino a poco fa, oggi è il concorrente, l’uomo da battere, come da battere sono le perplessità dei suoi alleati, ma lui niente, avanti tutta, mette in campo di tutto, pure l’autorevole critico d’arte in veste di segretario centralinista. Vedremo come finirà. Ma una vittoria l’ha già ottenuta: da settimane sui giornali e nei Tg non si parla d’altro, si misurano perfino i sospiri, le espressioni, le alzate di ciglia, sue, dei suoi alleati e dei suoi avversari, lui è sempre presente, occupa tutti gli spazi, amici e nemici, sembra di essere ritornati al 1994, la scena è tutta sua, in questo è già il vincitore.

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