Partiti e politici

Auguri 2020 ai residenti del Condominio Italia

27 Dicembre 2019

Supponete di avere un amministratore di condominio dalla dubbia moralità, che ogni anno, in aggiunta alle spese ordinarie già piuttosto elevate del vostro stabile, riesce a farvi pagare oneri aggiuntivi per interventi non necessari.

Ora supponente di aver messo in conto per il 2020 spese per 4270€ in crescita di 70€ rispetto all’anno precedente. I 70€ in più non vi cambiano la vita, ma il totale da pagare al condominio vale circa 1/5 di quello che guadagnate.

 

Arriva la grande sorpresa di fine anno: l’amministratore e i condomini che ne ne hanno sostenuto la candidatura annunciano di aver scongiurato il terribile conguaglio pluriennale del valore di ben 23000€ e di aver fatto risparmiare a tutti i condomini ben 6000€.

Dobbiamo complimentarci con l’amministratore e i suoi complici per l’ottimo lavoro svolto? Beh in primo luogo andrebbe chiarito che il conguaglio non è affatto scongiurato se ne rimane un altro da 47,000€ da fare entro il 2022.

In secondo luogo, andando a leggere il bilancio preventivo troviamo che le spese 2019 sono di ben 10€ inferiori a quanto preventivato lo scorso anno e che effettivamente quelle del 2020 saranno 4200 invece di 4270 con un risparmio di 70€ a condomino.

Si può dunque dire che:

E’ evidentemente FALSO che avremo più soldi in tasca rispetto all’anno precedente

 

Posto che i termini della questione dovrebbero essere chiari, possiamo lasciar cadere la similitudine del condominio e fare qualche appunto alla strategia di Marketing dell’ “amministratore” conte e dei partiti che sostengono questo governo:

  1. Se nel 2020 pago più del 2019 non si può dire che io abbia risparmiato qualcosa 
  2. La cosa che vogliono vendere come risparmio è in realtà un esborso aggiuntivo minore del previsto in un quadro in cui la tassazione complessiva rimane elevata 
  3. Dire che l’ aumento dell’IVA è stata scongiurato è un torto alla logica in considerazione del fatto che permangono clausole di salvaguardia per 47 miliardi entro il 2022

Con riferimento alle promesse fatte in termini di benefici per le famiglie va rilevato che

  1.  si tratta appunto di promesse che non è detto verranno mantenute – guardando alla storia recente non si tratta di un profilo scontato
  2. si tratta di spesa in deficit che in un sistema economico che non cresce e non sembra avere significative prospettive di crescita si tradurranno in maggiori oneri per le generazioni future
  3. come già avvenuto per il Reddito di Cittadinanza e per quota 100 si tratta di provvedimenti arbitrari, mal congegnati che favoriscono alcuni a danno di altri senza un criterio razionale

 

@massimofamularo

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