Partiti e politici
A Firenze si chiedono le dimissioni di Dario Nardella
Durante il meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, il 22 agosto il primo cittadino di Firenze Dario Nardella spinto da un moto goliardico ha urlato al sindaco leghista di Venezia Luigi Brugnaro “Allah akbar”.
Dopo un primo momento di ilarità la frase ha suscitato non poche perplessità nel mondo politico e civile tanto che Nardella la sera stessa ha scritto sul suo profilo facebook: “Non era mia intenzione offendere alcuna persona, né tanto meno la comunità musulmana né scherzare sulla sua religione, né evocare i tragici fatti di questi giorni. Anzi, durante quel video prendevo le distanze dalle dichiarazione del collega Brugnaro sui musulmani rilasciate durante il suo intervento ad un incontro al Meeting di Rimini”.
Scuse che ad un gruppo di fiorentini non sono sembrate sufficienti e si sono dati appuntamento questa mattina davanti a Palazzo Vecchio per reclamare le dimissioni del sindaco: “Non basta scusarsi con la comunità musulmana moderata” esclama Maurizio, uno dei manifestanti “questo signore deve scusarsi con le vittime degli attentati, con i fiorentini. Il sindaco di una delle città più importanti al mondo esordisce con il grido di attacco dei terroristi ma ci rendiamo conto?”
Indignato anche il rappresentante dell’opposizione nel Consiglio Comunale, Tommaso Grassi capogruppo di Firenze RiparteASinistra, non presente alla manifestazione ma che nei giorni passati ribattuto così alla infelice battuta di Nardella: “Cosa c’è di peggio di andare Meeting di Rimini? Scherzare sul terrorismo. Ora, dopo quello che è accaduto. Ma che fai Nardella? Sappi che non ha senso gridare ‘Allah akbar’ come saluto al sindaco razzista e anti-gender di Venezia, e accompagnare il tutto con parole farneticanti su imam e attentati, è GRAVE. Di una gravità inaudita. È incredibile. Chiedere scusa è il minimo per chi vuol amministrare una comunità”.
Dario Nardella, secondo i manifestanti, ha perso credibilità nel corso di questa rovente estate 2017 anche per la sua decisione di colpire con idranti i turisti che bivaccano sui principali monumenti cittadini: “in questo periodo di grande siccità potevano essere usate misure diverse, Nardella ha dato la misura della sua pochezza, adesso vogliamo le dimissioni”, ha dichiarato una fiorentina delusa.
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