Parlamento

Regionali e Antimafia, per la trasparenza sui candidati non c’è fretta…

26 Maggio 2015

Che fine ha fatto la lista degli “impresentabili” preparata dalla commissione Antimafia, quella lista da cui i cittadini si sarebbero dovuto tenere lontano? Annunciata in pompa magna la scorsa settimana dall’ufficio di presidenza dell’Antimafia «per arrivare prima della magistratura» con l’obiettivo « di dire ai cittadini che gli impresentabili non vanno votati», ad oggi, per dirla con il vendoliano Salvatore Vozza, «sta diventando l’ennesima commedia all’italiana». Una novità, insomma. E meno male che «la prossima settimana – è stato il refrain dei giorni precedenti – conoscerete i profili non idonei».

Facile a dirsi, difficile a farsi. Difatti oggi sarebbe stato il grande giorno. A Palazzo San Macuto era tutto pronto, perfino la data  cerchiata in rosso sul calendario. Anche se fin dalle prime ore del mattino a Montecitorio e dintorni qualcosa lasciava presagire che ci sarebbe stato un rinvio. Primo indizio. Qualcuno, infatti, sospettava che  la lista degli impresentabile avrebbe rovinato la festa al velocista Matteo Renzi. Che, manco a dirlo, continuava a ripetere: «De Luca è il mio candidato governatore». Secondo indizio. Altri invece suggerivano che a San Macuto era in atto uno scontro. Al centro  l’annacquarsi della lista degli “impresentabili” che pian piano, di taglio in taglio, si riduceva drasticamente divenendo praticamente inconsistente. Di certo qualcosa è andato storto. Colpa di chi ha spifferato alcune indiscrezioni a un noto quotidiano nazionale? Può darsi. Nel pomeriggio infatti il sito del Corriere titolava in questo modo: «Ecco i primi quattro impresentabili».

Ma Il rinvio non può ricondursi soltanto a una indiscrezione fatta filtrare da un cellulare presente nelle segrete stanze di Palazzo San Macuto. Il rinvio cela altro. Mostra, come al solito, i limiti della trasparenza in salsa italiana. D’altro canto, quando si tratta di fornire un servizio al cittadino per una giustificazione o per un‘altra ancora il meccanismo si inceppa sempre. E senza troppi giri di parole , in un caso delicato come quello delle liste degli “impresentabili”, verrebbe voglia di ironizzare in tal senso: di rinvio in rinvio perché non rinviate a dopo le regionali? In questo modo smetterete di prendere in giro la casalinga di Agropoli, cui sarà difficile districarsi fra decine e decine di cacicchi, indagati e ras delle preferenze.

 

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