Media

Una domanda al Presidente Mattarella: quanto conosce di Internet?

31 Gennaio 2015

La prima domanda che mi è venuta in mente all’elezione di Sergio Mattarella al Quirinale è stata: ma quanto conoscerà di Internet? Forse a un primo sguardo è un quesito sciocco, da maniaco del web e dei social. Eppure è solo un’iniziale provocazione che si allarga a un discorso più ampio, che riguarda l’economia, il lavoro e finanche la democrazia.

Sergio Mattarella sarà il presidente della Repubblica per i prossimi sette anni. Usando il “politichese” stretto si può dire che accompagnerà l’Italia nella Terza Repubblica, grazie alla revisione della Costituzione e a tutto quello che ne conseguirà. Ma bisogna guardare oltre l’orticello della politica e delle Istituzioni. Sergio Mattarella, infatti, terminerà il proprio mandato nel 2022. E, oltre a traghettarci nella Terza Repubblica (così faccio felici i fan del politichese a tutti i costi), deve soprattutto vedere, dall’alto del Colle, come il Paese si avvia a vivere delle sfide gigantesche, in quel grande caos del cambiamento globale rappresentato dalla riscrittura della grammatica delle vite quotidiane.

Quando Giorgio Napolitano fu eletto al Quirinale – la prima volta intendo – correva l’anno 2006. Facebook era un fenomeno agli albori e la aziende non avevano bisogno di curare un profilo social per comunicare con i consumatori. Gli smartphone erano ancora fantascienza e l’iPhone un oggetto futuristico. Non esistevano figure lavorative come il social media manager, l’esperto in digital marketing e così via. Dunque, non solo la comunicazione ma anche il lavoro era diverso: perché l’evoluzione e l’innovazione hanno un impatto sulla vita quotidiana. Insomma, il mondo ragionava con gli schemi del Novecento e la velocità del cambiamento è stata scioccante.

Oggi è difficile immaginare come sarà il mondo tra 7 anni. Chissà se Facebook e Google saranno ancora i player fondamentali per entrare nel futuro, se gli smartphone saranno ancora al centro di ogni attività. Probabilmente l’Internet delle Cose entrerà in concreto nella quotidianità. È un’ipotesi, ovviamente. Non lo so e nemmeno un presidente della Repubblica può saperlo, perché ricopre un ruolo istituzionale: non è che acquisisca doti da veggente appena entrato al Quirinale.

Tuttavia chiedo a Sergio Mattarella se conosce bene Internet: perché deve poter comprendere le dinamiche che accadranno quotidianamente al di fuori dei modelli di pensiero del secolo precedente, di cui è un esimio rappresentante; perché è necessario avere degli strumenti di interpretazioni contemporanei per non osservare il presente ipercinetico con le lenti compassate del passato. Ritengo importante la lentezza della riflessione, ma è fondamentale conoscere la velocità della comunicazione.

Il futuro, infatti, passa attraverso la tecnologia, attraverso l’innovazione che rivoluziona tutto, dall’economia, al lavoro e sulla democrazia. Per questo chiedo al Presidente Mattarella: conosce bene Internet?

Commenti

Devi fare login per commentare

Accedi

Gli Stati Generali è un progetto di giornalismo partecipativo

Vuoi diventare un brain?

Newsletter

Ti sei registrato con successo alla newsletter de Gli Stati Generali, controlla la tua mail per completare la registrazione.