Famiglia
Il pericolo n. 1 per l’Italia? Peppa Pig
Se volessimo fugare il dubbio, che ogni tanto fa capolino, troppo spesso, che l’Italia sia un paese sottosviluppato, basterebbe limitarsi a osservare ciò che combinano i leghisti e i fratelli d’Italia. Certo, anche i forzini ne tirano fuori a bizzeffe, però gli alleati li superano.
Il senatore Federico Mollicone, che già nel nome sembra un personaggio di Totò, nientepopodimenoché responsabile del settore cultura del partito di Giorgia, insorge per un cartone animato, come già ai tempi insorse il suo onorevole collega, che milita nella Lega, il senatore Simone Pillon, scoprendo che la fata madrina di Cenerentola, nell’ultima versione Disney, si era trasformata in un fato e pure negro e pure gay! Non c’è più mondo, signora mia, che dirle.
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Il cartone animato che ha sconvolto i sogni del signor Mollicone è invece Peppa Pig, fortunata serie britannica a cartoni animati, che ha mostrato un’orsetta polare, Penny, personaggio secondario, che dichiara di vivere con due mamme, una delle quali è una maga nel fare gli spaghetti. Cosa? DUE MAMME ORSE? Ma non è possibile, così si travia la mente dei bambini che assistono a questa sconcezza. Basta, per il signor Mollicone la misura è colma. Mollicone ottiene l’appoggio dei suoi e di Giorgissima che, pur dichiarandosi disponibile a non discriminare nessuno, nella realtà poi è una paladina contro il cosiddetto “indottrinamento gender”, che solo lei e quelli e quelle come lei sanno che significa e dove stia, perché di codesto “indottrinamento” nel mondo reale non ce n’è traccia. Due mamme orse sono scandalose, la metafora è oscena e basta. Il fatto di parlare che ESISTONO famiglie in cui ci siano due coniugi dello stesso sesso e che abbiano anche dei figli che vivono con loro, non è alcun indottrinamento, è solo la presa di coscienza di un mondo che esiste e in cui ci sono famiglie diverse da quella di Mollicone, di Giorgia, e di Pillon. Fatevene una ragione, poveri disadattati che non siete altro. Disadattati perché non avete alcuna nozione del mondo che vi circonda così come sono disadattati i vostri elettori, peggio di voi, pieni di pregiudizi e nostalgie di un fascismo che è stato la rovina di questo paese. Questi sono gli psicofascisti, disturbati mentali. Perché solo un disturbato mentale può dire delle minchiate solenni come i suddetti. Suddetti che ricevono uno stipendio principesco pagato da tutti noi, non dimentichiamolo, per occuparsi di Peppa Pig.
Sì, sono pagati, costoro, sono PARLAMENTARI. Non sono la sciura Marisa che protesta perché i negri per strada le danno fastidio, antiestetici come sono, così come la sconvolgono due uomini che si baciano sotto il suo balcone.
Ma la cosa ancor più grottesca è che Mollicone vorrebbe chiedere alla RAI di non trasmettere in Italia le puntate sconce. Cioè, un servizio pubblico pagato anche dai gay non deve trasmettere nulla che parli di famiglie gay mentre deve trasmettere le facce di Giorgia, Mollicone e Pillon, ben più inquietanti del cartone in questione.
Il pericolo n.1 dell’Italia, in questo momento storico, con guerre a destra e a manca, con la crisi energetica determinata esclusivamente dalla politica, con bizzarrie climatiche, con una pandemia che continua, con popolazioni che fuggono per mille cause diverse, con un’economia sempre più in picchiata per la concatenazione degli eventi, è Peppa Pig e i suoi personaggi. Il rappresentante della CULTURA dei Fratelli d’Italia ha parlato. Cultura, mah. Figuriamoci il resto, se il rappresentante della cultura è Mollicone.
Questi che insorgono contro le due mamme di Penny sarebbero i futuri governanti dell’Italia? Ma stanno risvegliando in me la voglia di andare a votare per chiunque purché il culo della Meloni non tocchi mai la poltrona della Presidenza del Consiglio dei Ministri né quella di qualsiasi tipo di ministro. Già abbiamo abbastanza problemi in questo paese. Aggiungerne altri, e soprattutto di questo tipo insulso, facendo governare questi disadattati, sarebbe veramente da paese sottosviluppato. Una casa di cura per malattie mentali sarebbe il posto ideale dove codeste persone potrebbero incontrarsi e discutere delle loro esasperate idiosincrasie e dei loro problemi colla realtà, incoraggiandosi l’un l’altro, magari giocando a freccette col bersaglio di Peppa Pig per sfogarsi, e poi ricevere la pastiglietta dall’operatore sanitario per riposare sereni in un ambiente protetto.
Era il 1965 quando Franco Rossi firmava l’episodio Il complesso della schiava nubiana, nel film I complessi con un incommensurabile Ugo Tognazzi nel ruolo del bigotto e complessato professor Gildo Beozi, moralista integerrimo preoccupatissimo di cancellare le tracce di una sequenza in cui la moglie Erminia, in gioventù, compariva a seno nudo in un peplum. Finale spettacolare. Rivedetevelo e poi sostituite i personaggi coi politici attuali. Il 1965, cinquantotto anni fa. Ecco, i Fratelli d’Italia e la Lega sono fermi ad almeno cinquantotto anni fa. Dinosauri. Nel frattempo la società è andata avanti, con diversi tipi di famiglie che i dinosauri sconoscono e loro sono solamente gli ultimi rettili che aspettano il meteorite. Vogliamo diventarlo tutti noi, questo meteorite che annienta i dinosauri? Turiamoci il naso, certo, perché il resto è similmente immaturo e impresentabile. Ma la puzza che potrebbe scaturire dall’eventuale vincita dei nemici di Peppa Pig sarebbe un tanfo insostenibile.
Peppa Pig for president!
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