Parlamento
Giudici Consulta, in arrivo l’ennesima fumata nera dal Parlamento
Il monito di Giorgio Napolitano ai presidenti di Senato e Camera, Pietro Grasso e Laura Boldrini: «Al più presto elezione giudici della Consulta e del Csm». Era il 2 settembre del 2014. Anche Matteo Renzi, velocista quando si tratta di approvare a maggioranza una legge costituzionale non condivisa da una parte dell’arco costituzionale, prova a dare un ritmo all’affaire e a imporre l’agenda ai parlamentare: «Entro una settimana avremo tutti i giudici della Consulta». Era il novembre dello scorso anno. Ma c’è il Nazareno. Che una settimana scricchiola, e un’altra no. Gli accordi si trovano, ma poi saltano. E ancora: le settimane passano e il plenum della Corte resta incompleto.
Volge il nuovo anno: benvenuti nel 2015. Napolitano lascia, e le camere in sedute comune eleggono il nuovo Capo dello Stato: Sergio Mattarella. Siciliano, ultimo dei morotei viventi. Ma, ahimé, per Renzi e il Nazareno. Mattarella era giudice della Corte dei Costituzionale. Altro giro, altra corsa. Non uno, ma due giudici costituzionali ancora da eleggere. Oggi pomeriggio alle ore 15 le camere si riuniranno in seduta comune per eleggere due giudici della Consulta. Ma sarà, ancora una volta, una fumata nera. E le settimane passano.
@GiuseppeFalci
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