Parlamento
De Micheli, la lettiana che chiamava Renzi “usurpatore” da oggi è al governo
Era solo il 13 febbraio scorso quando Paola De Micheli, bersanian-lettiana di lotta e di governo, si alzava dal caminetto democrat e sbatteva la porta in faccia al segretario Matteo Renzi. “Sì, non partecipiamo al voto. Siamo sereni”, mise a verbale la pasionaria piacentina uscendo dal Nazareno. Erano i giorni, insomma, in cui l’#enricostaisereno impazzava sui social, e l’ex premier Letta veniva umiliato in pubblica piazza. E la fedele Paola, di lotta ma anche “veltroniamente” di governo, parava ogni colpo e rilanciava l’agenda “impegno Italia” (ricordate?!) dell’allievo di Andreatta. Con la promessa che “i lettiani dicono di no: nessuno entra nella squadra di Matteo Renzi, nessuna collaborazione con l”usurpatore’ di Palazzo Chigi”. Già, l’usurpatore. Parole dure che confinarono in un angolo il drappello della delegazione parlamentare vicina a Enrico Letta.
Per giorni, infatti, i lettiani guidati dalla pasionaria Paola preferirono evitare cronisti e colleghi non frequentando più il Transatlantico di Montecitorio e la buvette. Il silenzio accompagnò l’attività parlamentare di chi come Paola di fatto rappresentava il bersanian-lettismo in Parlamento. Semmai qualche pennellata qua e là per precisare, o “per l’amore della verità che le coperture trovate dal governo di Matteo Renzi sono identiche a quelle indicate da Enrico Letta nel suo impegno Italia”. Ma l’amore della verità culminò con il 40.8% realizzato dal Pd targato Renzi alle europee dello scorso maggio. Da lì in poi anche la pasionaria del lettismo si converte al renzismo trasformandosi, parole sue, “in una donna di partito”. Ecco, un paio di ore fa la “donna di partito” ha giurato come sottosegretario all’Economia nonostante in passato abbia affermato che non sarebbe mai entrata nella squadra di un usurpatore. Povero Enrico, non potrà mai stare sereno….
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