Parlamento
Cappato: “Galliani si è unito al peggio del fascio-clericalismo italiano”
Nei giorni scorsi le associazioni Pro Vita Famiglia e Family Day hanno attaccato duramente Marco Cappato, candidato alle elezioni suppletive del 22 e 23 ottobre nel collegio di Monza e Brianza, lanciando addirittura una raccolta firme intitolata: “No a Cappato Senatore! Appello a Galliani: sostenga la vita, la famiglia e la libertà!”
Con questa iniziativa i cosiddetti “pro-vita” chiedevano a Galliani, affinchè gli venisse garantito il loro appoggio elettorale, di garantire il suo impegno a favore delle loro lotte, e a riprova dell’impegno dell’AD del Monza hanno richiesto la sua firma sul loro manifesto valoriale.
La firma è arrivata, e immediata è stata la replica di Cappato:
Lo attendevamo invano da due mesi, tra astucci e magliette del Monza regalati in stile Achille Lauro, biglietti omaggio per lo stadio Brianteo, balletti coi giocatori del Monza, ricette per il risotto alla monzese. C’era quasi da pensare che fosse un candidato alla promozione del Monza calcio più che al Senato della Repubblica, dove infatti nella scorsa legislatura Galliani si era distinto per un deciso assenteismo.
E’ invece finalmente arrivato un atto decisamente politico: la sottoscrizione di un appello promosso dalle associazioni della galassia fascio-clericale italiana, impegnata attivamente nell’utilizzo abusivo della religione cattolica come strumento di potere e sottopotere, nel nome della lotta contro ogni tipo di diritto civile e autodeterminazione individuale faticosamente conquistato nel nostro Paese.
Una dura replica che prosegue:
Per quel poco che conosco la storia personale e politica di Galliani, posso anche sperare che si sia trattato di una mossa superficiale, motivata soltanto dalla speranza di racimolare qualche voto in più contro la mia “pericolosa candidatura” da contrastare (cit. dai promotori dell’appello). Così facendo, però, Galliani mostra di ignorare la forza e il radicamento del cattolicesimo liberale nel nostro Paese e nella nostra Brianza, e di come si è espresso in passato il nostro territorio sul divorzio e la libertà di aborto, il primo sostenuto dal 67,7% degli elettori e il secondo dal 69% durante i Referendum. Quello che Galliani forse non sa, ma che sanno benissimo i suoi nuovi e reazionari compagni di strada, è che i termini “cattolico” e “laico” non sono in contrapposizione, perché tanti cattolici sono anche laici perché sanno distinguere tra peccato e reato, cioè tra ciò che sono disposti a scegliere per se stessi e ciò che qualcuno pretende di imporre a tutti con la minaccia del codice penale.
Il mio impegno per questi ultimi giorni di campagna elettorale è di fare tutto il possibile perché la Brianza sia rappresentata in Senato da una proposta alternativa a quella di chi vorrebbe portare l’Italia indietro di 60 anni.
Cappato proprio ieri ha presentato in conferenza stampa il suo programma elettorale, ovvero i suoi impegni con gli elettori del collegio e tutti gli italiani: 12 punti su cui intende concentrarsi una volta eletto.
Queste elezioni sono l’occasione di portare al cuore della politica istituzionale il mio impegno per i diritti, per l’ambiente, per la partecipazione e la democrazia. Potrò far entrare le mie battaglie di sempre anche in Parlamento, libero da accordi di potere, coinvolgendo i cittadini con gli strumenti della partecipazione popolare.
I primi quattro punti del programma fanno parte del capitolo “per la vita delle persone”, che al suo interno include la difesa della sanità territoriale, la libertà di scelta sulla propria vita, il diritto ad accedere al sostegno medico-scientifico per le famiglie che faticano ad avere figli e, infine, un affondo sulla sicurezza dei cittadini, da raggiungere attraverso la certezza delle pene e la depenalizzazione dei reati senza vittime, che ingolfano tribunali e carceri.
Si passa poi agli impegni “per la vita del nostro ecosistema” che includono la proposta di spostare il carico fiscale dal lavoro al consumo di risorse ambientali, lo sviluppo di forme di mobilità più sostenibile, lo stop al consumo di suolo e politiche per favorire una crescita ambientalmente più sostenibile della nostra economia.
Infine, le azioni “per la vita della democrazia” hanno l’obiettivo di rivitalizzare la partecipazione democratica attraverso una migliore cinghia di trasmissione tra elettori e politica, rendendo obbligatoria la discussione delle leggi di iniziativa popolare, eliminando il quorum dai referendum, e creando una piattaforma digitale per la raccolta di firme online.
Cappato propone poi l’introduzione delle assemblee dei cittadini per discutere importanti temi della società e lo sviluppo di un’intelligenza artificiale pubblica da mettere al servizio della collettività. Infine, il miglioramento della democrazia passa per un nuovo rapporto tra Stato e territorio, che si ottiene mantenendo le risorse economiche sul territorio, e responsabilizzando i Comuni e le Regioni nella gestione della spesa.
Si tratta di impegni e proposte che trovano un’applicazione concreta anche per i problemi del territorio di Monza e della Brianza. Cappato ha proposto, infatti, di coinvolgere la cittadinanza in un referendum sulla mobilità locale, sul modello di quello lanciato mesi fa sulla sanità regionale, per decidere se investire le risorse disponibili nella continuazione della Pedemontana oppure in soluzioni alternative, come ciclovie e ferrovie o potenziamento delle arterie stradali esistenti. Anche sul consumo di suolo e la conversione ecologica del fisco Cappato propone di ascoltare i cittadini, annunciando che sosterrà la proposta di legge di iniziativa popolare avanzata dai Radicali Italiani e che intende lanciare un’assemblea di cittadini per discutere di tasse e ambiente.
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