P.A.
Il grigioverde delle divise destinato all’estinzione
Il passaggio dei circa ottomila addetti del Corpo forestale dello Stato all’arma dei carabinieri è stato presentato come un passaggio necessario nella realizzazione della spending review. Sette forze di polizia alle dipendenze di quattro ministeri come in Italia è un caso abbastanza unico nel panorama occidentale.
Uno degli aspetti messi meno in evidenza è, forse, il fatto che a indossare la divisa da carabiniere saranno solo i forestali fino al grado di sottufficiale, mentre i dirigenti – il Corpo, infatti, non è militare, al pari della polizia di Stato – saranno ricollocati in altre amministrazioni pubbliche, disperdendo così un patrimonio di conoscenza accumulato in anni di indagine nel campo dei reati ambientali.
C’è un altro aspetto curioso, però, della faccenda e riguarda le divise. E un contenzioso che contrappose alcuni anni fa Corpo forestale dello Stato e Guardia di finanza. Da un giorno all’altro nel 2011 gli italiani assistettero a un cambio di look nei finanzieri: la divisa da grigioverde divenne grigio antracite e si procedette al maquillage di tutti i mezzi (dalle auto agli elicotteri, ai cellulari) con i nuovi colori di istituto.
Lo Stato dovette far fronte all’acquisto di 64mila nuove divise – tanti erano i finanzieri in servizio – e ad altrettanti accessori grigio antracite per le varie necessità (mimetiche dei reparti speciali, giubbotti, soprabiti, scarpe, buffetterie, mostrine, guanti).Vestire da capo a piedi un finanziere costò allora circa 250 euro che, moltiplicato per il numero dei militari in servizio, portò a un esborso per l’erario, per il solo vestiario, di circa 16 milioni di euro.
Ma perché procedere al cambio, regalando le divise andate in disuso in parte alla polizia afghana e a quella palestinese?
Nel 2004 erano stati proprio i vertici della Guardia di finanza a rivolgersi al Consiglio di Stato contestando il fatto che il Corpo forestale dello Stato avesse copiato le loro divise grigio-verdi.
Dinanzi al massimo organo della giustizia amministrativa si svolse fino al 2008 una causa tutta basata su riferimenti storici. Il Consiglio di Stato giunse alla conclusione che prima della Grande guerra esisteva già un corpo reale delle foreste che, durante il fascismo era diventato milizia nazionale forestale e con la Repubblica aveva assunto la denominazione di oggi. E prese in considerazione l’ anno di adozione di quella particolare tonalità di grigioverde, un colore mimetico che cominciò ad apparire agli inizi del 900. Non tenne la tesi dei finanzieri, che si riallacciavano alla storia di un corpo di truppe leggere piemontesi, dichiarando di risalire al 1864.
Un “capriccio” che incise pesantemente sul bilancio dello Stato anche se la Guardia di finanza si giustificò poi sostenendo che “la sostituzione è a costo zero e, anzi, si risparmiano quasi 500 mila euro in primo luogo perché abbiamo preso tempo per smaltire le vecchie divise. Secondo motivo: alle due uniformi estiva e invernale, se ne sostituisce una sola, per tutte le stagioni e, inoltre, le forniture sono organizzate in modo tale da eliminare lo stoccaggio”.
Col Corpo forestale dello Stato destinato a scomparire, il grigioverde delle divise in Italia è destinato così all’estinzione.
Devi fare login per commentare
Accedi