P.A.
Al via la prima Winter school di RENA: Hackerare la PA
La prima Winter School di RENA e di H-Farm Education è iniziata ieri sera a Roncade.
RENA riflette da molti anni sul tema dell’innovazione della e nella Pubblica Amministrazione. Lo fa attraverso attività di tipo diverso, prima su tutte la formazione. La Summer School di RENA, Scuola di Buon Governo e di Cittadinanza Responsabile, ne è il progetto più ambizioso.
L’approccio ‘’invernale’’ non è semplicemente una replica, in un diverso periodo dell’anno.
Arriva per proporre un appuntamento con storie – non sempre di successo – incarnate e portate da policy makers, amministratori, dirigenti, ex ministri, attivisti prestati alla PA.
È la scuola di RENA che offre la possibilità di prendersi del tempo con chi le racconta.
Questa prima edizione l’abbiamo chiamata ‘’Hackerare la PA’. L’idea è quella di ragionare in termini di capacità, di alcune persone e di alcuni processi, di ‘’sabotare civicamente’’ dall’interno e/o ‘’dai lati’’ la macchina della PA. I protagonisti della scuola sono le sabotatrici e i sabotatori, speaker e partecipanti, che in questi 5 giorni si scambieranno visioni, pratiche, tecniche, aspirazioni.
L’apertura della Winter School è stata affidata a Chiara Bisconti, manager di Nestlé, che per 5 anni – dal 2011 al 2016 – è stata Assessora al Benessere, Qualità della vita, Sport, Tempo Libero, Verde, Personale e Tutela degli animali del Comune di Milano.
Chiara ha iniziato il suo intervento raccontandoci la sua storia personale. Un carriera nel privato, poi la scelta, chiamata dal Sindaco Pisapia, di mettersi al servizio della collettività spinta da una ricerca di senso. Spinta dall’idea di portare, tra le altre, battaglie importanti anche nella Pubblica Amministrazione.
Prima tra tutte l’umanizzazione del linguaggio sottolineando che non è una questione di forma ma di sostanza: le parole possono generare distanze di misura diversa tra le persone che lavorano insieme.
Poi, l’importanza del lavoro agile, il poter lavorare con orari flessibili, non per forza in ufficio, per armonizzare meglio i tempi di vita e di lavoro. Aprendo gli spazi pubblici.
Tra le iniziative realizzate nel suo mandato, anche l’approvazione del regolamento per far giocare le bambine e i bambini nei cortili condominiali: (ri)dare senso agli spazi.E uno skatepark (Gratobowl) realizzato in un quartiere lontano dal centro della città, coprogettato sia con la comunità locale, sia con la comunità cittadina degli skater.
Quello che abbiamo imparato oggi sono, in sintesi, due cose importanti. La prima è che non bisogna avere il timore di iniziare delle battaglie in solitudine. Attraverso sperimentazioni, tenacia, forza gentile, prendendo di petto le assurdità e non le persone, si possono fare cose rivoluzionarie. La seconda è che nel fare un bilancio delle proprie azioni e del proprio lavoro non bisogna avere il timore di valorizzare quelle che perdurano nel tempo, che sopravvivono a se stessi, al proprio mandato, anche se non sono quelle per noi più significative. Occorre dare un valore all’impatto di quello che si fa.
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