Benessere
La Francia vieta la vendita di cani, gatti e altri animali nei negozi e al circo
Nella giornata del 21 ottobre 2021, la Francia ha raggiunto una svolta davvero importante per la difesa dei diritti degli animali. Il Parlamento transalpino, ha infatti adottato un provvedimento dalla portata storica, che prevede la chiusura immediata, dopo la conversione in legge, di tutti gli allevamenti di visoni, ma anche di tutti gli animali da circo e cetacei utilizzati per trarre profitto nei parchi acquatici. Il corpo del provvedimento contiene anche la prescrizione che vieta la vendita di cani e gatti in qualsiasi negozio, e riforma con pene più severe gli abbandoni ed i maltrattamenti agli animali domestici e non. L’entrata in vigore del suddetto pacchetto di norme, avverrà secondo una calendarizzazione ben precisa e graduale.
Cosa conterrà in sintesi il nuovo provvedimento francese in difesa degli animali:
Innanzitutto la vendita di cuccioli di cane e gatto nei negozi di animali sarà un reato; il disegno di legge approvato dal Parlamento francese non consentirà nemmeno di esporre animali nelle vetrine già dal 1 gennaio 2024. Sarà istituito un servizio di monitoraggio in rete per combatte il traffico illegale di ogni specie animale e contenerne quindi l’ acquisto; verrà richiesta anche una ‘certificazione di conoscenza’ delle caratteristiche della specie animale che si adotta, per consentire agli animali di compagnia di essere accolti in casa, rispettando le esigenze specifiche della propria condizione di provenienza, quindi guidando i futuri proprietari a gesti consapevoli e non dettati da superficialità. Come già anticipato, sarà vietato anche l’allevamento di visoni ed altri animali utili al confezionamento di pellicce, ed anche le pene previste in caso di maltrattamenti e abbandono saranno corposamente più severe: fino a 5 anni di reclusione e multe del valore massimo di 75.000 euro.
Inoltre, previsto anche lo stop al commercio di tutti gli animali selvatici , ossia sarà vietato comprarli al fine di farli riprodurre. Divieto questo che entrerà in vigore nei prossimi due anni. Infine la spinosa questione dello sfruttamento degli animali da circo. Non sarà più possibile per il mondo circense, tenere specie animali selvatiche, entro i prossimi 7 anni. Stesso discorso per i cetacei che non potranno più essere sfruttati nei parchi acquatici.
Se i cugini francesi ( che detengono il tristissimo primo posto per il numero di abbandoni di cani e gatti fra tutti gli stati europei) si apprestano a compiere un svolta epocale del genere , a tutela degli animali, irrobustendo pene e sanzioni per perseguire coloro i quali non li considerano come degli esseri senzienti, meritevoli di rispetto e riconoscimento di diritti propri, perché anche un Paese ricco di cotanto capitale umano come il nostro, non dovrebbe puntare ad attuare misure ad hoc per migliorare le condizioni di vita dei nostri fedeli amici a quattro zampe ed educare le generazioni future al rispetto di quelle specie animali che hanno l’esigenza di continuare ad esistere nel loro habitat naturale?
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