Legislazione

Il Decreto Genova tra sostegno alla camorra ed illegalità diffusa

20 Ottobre 2018

Nel 1983 Beppe Grillo, durante una trasmissione TV, alla lavagna, con un capolavoro di comicità e sfrontatezza dimostrava matematicamente il collegamento tra i socialdemocratici di Pietro Longo e la P2. Faceva ridere, ma spiegava una realtà agghiacciante. In Italia c’era un partito che aveva solo una linea politica: rubare e difendere gli interessi dei criminali. Un quarto di secolo più tardi, i suoi ragzzi lo hanno superato in tutto.

Purtroppo è accaduto quanto temevamo. La prima decisione vera del governo Lega-M5S, il Decreto per Genova (versione originale: https://www.professionearchitetto.it/…/Decreto_emergenze_pu…), è vergognosa, folle, supera la faccia tosta di qualunque governo italiano precedente, arriva dove nessun corrotto avrebbe mai avuto il coraggio di osare. Pietro Longo sarebbe ammirato dalla sperticata spregiudictezza di Di Maio e Toninelli. E questo mentre anche le provincie di Enna e Catania affogano per le piogge, e gli italiani, dopo i problemi di disesto idrogeologico manifestatisi ad ottobre in Calabria e Sardegna, cominciano a chiedere interventi fattivi.

Giorni di pioggia a Catania

Dunque. Il Decreto Genova doveva avere come obiettivo quello di trovare una soluzione, la più rapida ed efficiente possibile, per il crollo del Ponte Morandi. Un Ponte che, secondo il M5S, dev’essere costruito da chi non sarebbe responsabile del crollo. La magistratura non ha ancora processato nessuno, il Ministro Toninelli ed il M5S hanno deciso che Autostrade per l’Italia abbia la colpa, e che quindi quell’azienda debba perdere la concessione e la possibilità di costruire il nuovo ponte. Di Maio e gli altri lo gridano da due mesi – nei quali hanno detto che la loro soluzione sarebbe stata la più efficiente, la meno costosa e la più rapida tra tutte. Questa proibizione doveva essere stabilita dal Decreto. Autostrade per l’Italia promette il ponte in otto mesi. Gli altri (forse) in due anni. Quindi il Decreto contraddice sé stesso, e il governo fa marcia indietro (https://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN1MR0Y4-OITTP). Meglio così. La solita pagliacciata grillina, ci ridiamo su.

Ma le vere schifezze sono altrove. Nel Decreto è stata inserita una sanatoria TOTALE per tutti gli edifici abusivi di Ischia, compresi quelli danneggiati dal terremoto, e che potranno essere ricostruiti usando i soldi dello Stato (https://www.professionearchitetto.it/…/Nel-decreto-Genova-s…). Ripeto: il M5S dà i soldi dello Stato a chi costruisce case abusive (e non conformi alle leggi sul dissesto idrogeologico) ad Ischia. Chi ci guadagna? La camorra, che possiede la maggioranza di quegli edifici, soprattutto quelli completamente illegali (http://www.vesuviolive.it/…/82101-le-mani-su-ischia-la-cam…/). Quindi il M5S regala una cifra imprecisata (si parla di 135 milioni) alla camorra perché costruisca selvaggiamente su un’isola che avrebbe bisogno di essere risistemata in modo da evitare disastri futuri ed impedire la distruzione del delicato ecosistema.

Toscana, concimazione dei terreni con i fanghi tossici

Non è finita. L’estate scorsa, l’industria italiana ha prodotto grandissime quantità di rifiuti tossici, inquinati dagli idrocraburi in una percentuale 20 volte superiore a quella permessa dalla legge europea ed italiana. La Corte di Cassazione, nel 2006, aveva stabilito che il livello intollerabile comincia con 50 milligrammi al chilo. Sopra questa soglia, i fanghi uccidono. Il governo ha alzato la soglia a 1000 milligrammi al chilo. Veleno puro, che nessuno sa dove e come smaltire. Il M5S ha una risposta. Nel Decreto Genova dà il permesso di USARLO COME CONCIME nei campi! (https://www.ilfattoquotidiano.it/…/decreto-genova-…/4693538/).

Dopodiché il Ministro Toninelli va in Abruzzo e scopre che viadotti e gallerie della A24 e della A25 siano in condizioni terrificanti. A chi gli dice: sei il ministro, fa qualcosa, lui risponde che non può battersi contro i poteri forti, e che tutto ciò che può fare è obbligare i camion a viaggiare a 100 metri l’uno dall’altro. Ma non dice la cosa fondamentale: per le riparazioni urgenti di quei viadotti erano stati stanziati 250 milioni di Euro. Toninelli, con il Decreto di Genova, li ha tolti all’Abruzzo e li ha messi sul bilancio del Ponte di Genova (https://www.abruzzolive.it/lolli-il-decreto-genova-mette-i…/). Quindi, se ci sarà un disastro, sarà per una decisione politica del M5S, che evidentemente ha bisogno di ogni spicciolo per il sussidio di disoccupazione, e non ha soldi per salvare vite umane.

Oramai siamo oltre il ridicolo, il patetico, l’intollerabile. Di Maio e la sua banda di cretini, che lavora a fianco del crimine organizzato (come a Roma, dove il Sindaco Raggi da sempre prende delle decisioni che, nei fatti, difendono gli interessi del Clan Casamonica), ha presentato in Parlamento un decreto che mai nessun partito, nel passato avrebbe avuto il coraggio osceno di presentare. E noi abbiamo messo le nostre vite in mano a questi pazzi scatenati.

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