Legislazione

Idee per una soluzione alla “fame di alloggi”

25 Marzo 2025

Negli ultimi decenni il tema della casa e ha assunto un ruolo centrale nel dibattito pubblico. I partiti, invece lo usano per ragioni ideologiche e senza costrutto. Da una parte assistiamo a una crescente difficoltà di accesso alla casa specialmente per giovani e famiglie a basso reddito dall’altra un numero sempre maggiore di edifici rimane inutilizzato a causa di dinamiche demografiche e socio-economiche Esistono però strumenti giuridici e strategie di riqualificazione che potrebbero trasformare questo problema in un’opportunità promuovendo l’assegnazione di immobili abbandonati a cooperative di cittadini per il loro recupero e riutilizzo

Uno dei fenomeni più rilevanti è quello dell’eredità giacente Quando una persona deceduta non ha eredi noti o designati il suo patrimonio immobiliare passa in base alla legislazione vigente sotto la tutela dello Stato Tale principio giuridico offre una grande opportunità di recupero abitativo Infatti invece di lasciare che questi beni rimangano inutilizzati o in stato di degrado sarebbe possibile implementarli in progetti di housing sociale riqualificazione urbana o assegnazione a cooperative di cittadini disposti a recuperarli e renderli nuovamente abitabili

In alcuni paesi già esistono programmi che sfruttano questa logica assegnando immobili abbandonati a privati o associazioni con l’impegno di restaurarli e riportarli a una funzione sociale In Italia per esempio diverse regioni stanno sperimentando progetti di “case a un euro” in cui immobili in stato di abbandono vengono ceduti a prezzo simbolico a condizione che i nuovi proprietari si impegnino in lavori di ristrutturazione Questa strategia potrebbe essere ampliata e applicata a un numero più ampio di immobili soprattutto quelli derivanti dall’eredità giacente

Un altro importante segmento del patrimonio immobiliare inutilizzato è costituito dalle case coloniche Questi edifici spesso situati in contesti rurali sono il retaggio di un passato agricolo che con l’industrializzazione e l’urbanizzazione ha subito un progressivo abbandono Oggi molte di queste strutture si trovano in stato di degrado contribuendo alla desertificazione delle campagne e alla perdita di un’importante componente del paesaggio culturale italiano

Perché non trasformare queste case in opportunità di nuova vita per le comunità locali Le cooperative di cittadini potrebbero essere il veicolo ideale per il recupero di questi edifici Attraverso l’assegnazione mirata e la concessione di incentivi fiscali o finanziamenti agevolati si potrebbe promuovere la creazione di nuovi nuclei abitativi spazi di co-housing o centri multifunzionali in grado di rivitalizzare il territorio

 

Un programma su larga scala di assegnazione e recupero degli immobili abbandonati porterebbe vantaggi sotto molteplici aspetti

1 Accesso alla casa Creare nuove opportunità abitative per giovani coppie famiglie a basso reddito e lavoratori precari contrastando la crisi dell’alloggio
2 Risparmio di risorse pubbliche Invece di investire in nuove costruzioni si potrebbe riqualificare il patrimonio esistente riducendo l’impatto ambientale e il consumo di suolo
3 Recupero del paesaggio e tutela del territorio Le case abbandonate specialmente nelle zone rurali rappresentano un elemento di degrado che potrebbe essere trasformato in valore aggiunto
4 Sviluppo economico locale La ristrutturazione e il recupero degli edifici abbandonati genererebbero lavoro per artigiani muratori e professionisti del settore edilizio contribuendo alla crescita dell’economia locale
5 Contrastare lo spopolamento In molte aree interne d’Italia il declino demografico è un problema crescente Riqualificare gli immobili abbandonati potrebbe incentivare il ripopolamento di borghi e aree rurali

 

A livello internazionale esistono già esempi virtuosi In Germania il programma “Bauherrenmodelle” ha permesso a gruppi di cittadini di riqualificare edifici abbandonati garantendo affitti accessibili e promuovendo comunità coese In Francia l’iniziativa “Villages Vivants” ha favorito il recupero di borghi a rischio spopolamento attraverso progetti di riutilizzo degli immobili pubblici

In Italia alcune regioni hanno sperimentato soluzioni simili ma una normativa più chiara e incentivi più strutturati potrebbero ampliare notevolmente l’impatto di queste iniziative

 

Riassegnare le case senza eredi e recuperare le case coloniche abbandonate non è un’idea utopistica ma una strategia realistica per risolvere più problemi contemporaneamente la crisi abitativa il degrado immobiliare la desertificazione delle campagne e il consumo di suolo Con politiche mirate e il coinvolgimento attivo di cooperative e cittadini si potrebbe trasformare un apparente problema in un’opportunità per il futuro dell’abitare e del paesaggio italiano Un ragionamento serio su questo tema potrebbe portare a soluzioni innovative e sostenibili beneficiando sia la collettività che il patrimonio culturale e ambientale del nostro paese

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