Governo
Voglia di futuro e di speranza nei risultati elettorali
I risultati elettorali rispecchiano un clima sociale animato di speranza, come monitorato dagli ultimi dati della misura delle cose. Cresce in modo più profondo e pervasivo l’ottimismo, agganciato a bisogno diffuso di progettualità e di futuro, per quanto difficile da tratteggiare.
L’ottimismo, che caratterizza la popolazione del centro sinistra, come emerso dal nostro monitoraggio, ha arginato il male oscuro dell’astensionismo e l’esito in questa direzione ha premiato candidati credibili anche sotto il profilo della concretezza. È la dimensione della prossimità, nel legame al territorio, oggi perno della coesione sociale, a lasciar emergere questa volontà collettiva di ripartenza.
La spinta propulsiva eco libertaria è più forte del cratere identitario dove si covano rancori e dove domina l’incertezza. Tra gli appartenenti al centro destra prevalgono diffidenza e difficoltà a riconoscersi in una figura di riferimento fattiva per questa nuova ondata di progetti e di finanziamenti. D’altro canto, si consolida la fuoriuscita dall’emergenza pandemica. Senza grandi illusioni, ma con una determinazione a perseguire i propri obiettivi esistenziali, dall’istruzione al lavoro alla socialità.
Le aree di disagio più accese sembrano come accerchiate da questa voglia di futuro che si identifica in questo momento con il piano di intervento adottato dal governo. Anche il dissenso no green pass/no vas risulta marginale dal punto di vista della diffusione, anche se molto visibile da quello della mobilitazione.
Un quadro dunque che si faticherebbe a definire sereno ma che lascia emergere dei binari e una direzione perché sostenuto dai valori che si sono rivelati decisivi in questo momento critico. La centralità della dimensione collettiva e comunitaria, la solidarietà, la spinta trasformativa.
Sulla paura prevale la voglia di cambiamento non solo tecnologico ma anche ambientale e sociale e degli stili di vita
Devi fare login per commentare
Accedi