Governo
Toninelli: “il decreto Genova scritto col cuore”. Toti: “preferisco il cervello”
“Liberate la Valpolcevera” è lo slogan con cui i commercianti della Valpolcevera hanno manifestato quest’oggi a Genova per domandare al Governo interventi che possano aiutare la zona devastata dal crollo del ponte Morandi a risollevarsi. Piccole attività commerciali, imprese e cittadini sfollati sono in ginocchio ormai dal mese di agosto. Non c’è solo il problema della ricostruzione del ponte da risolvere, infatti, nonostante resti l’obiettivo primario.
L’occasione per far sentire la loro voce i Comitati l’hanno avuta durante il vertice in città tra il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e la commissaria europea Violeta Bulc.
E il ministro, a vertice finito, ha rassicurato a suo modo cittadini e commercianti sostenendo che il decreto Genova sarò migliorato. «Non contestatelo perchè non solo è scritto col cuore – ha affermato il ministro – ma anche con una tecnica giuridica cosi elevata che permetterà al commissario Bucci di lavorare bene senza preoccuparsi dei ricorsi». Ma da quando i decreti si scrivono e varano col cuore?
Toninelli non è nuovo a queste uscite, tanto da aver suscitato l’immediata reazione del presidente della regione Liguria, Giovanni Toti, presente al vertice. «Speriamo che il decreto sia scritto anche con il cervello – ha esordito Toti davanti ai giornalisti – . Non sono un giurista, i ricorsi purtroppo sono un male endemico del nostro paese. Ci auguriamo tutti che il decreto sia a prova di ricorsi ma lo verificheremo purtroppo sulla nostra pelle tra pochissimo».
Del resto, i genovesi al di là dei buoni sentimenti domandano risposte concrete, come dimostrato proprio oggi davanti alla Prefettura della città. Intanto, nel pomeriggio, sulla ricostruzione si è pronunciata anche l’Antitrust che ha ritenuto giustificata l’assenza di gara a fronte dell’urgenza con cui va approntata l’opera. Tale deroga però deve essere ben delimitata nei suoi contorni: “Se nell’attuale situazione l’affidamento tramite procedura negoziata appare giustificato, tale modulo dovrà essere limitato a quanto strettamente necessario a far fronte alle condizioni di urgenza e indifferibilità dell’intervento di ricostruzione e dovrà essere, in ogni caso, rispettoso dei principi di trasparenza e di non discriminazione”. E, per quanto riguarda Autostrade per l’Italia e la sua estromissione, ha precisato che tale esclusione “sotto il profilo della concorrenza, potrebbe giustificarsi solo con riferimento al concessionario della tratta autostradale interessata dai lavori”. Non sarebbero quindi giustificata l’esclusione di altri concessionari autostradali.
Foto di copertina tratta da Facebook: Primocanale – Pagina Ufficiale
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