Governo
A scuola di… esorcismi!
- Lascia davvero sgomenti il fatto di apprendere che la scuola italiana è ostaggio di politiche poco oculate, oscurantistiche. Si riporta qui di seguito il testo di un’iniziativa formativa indetta dal Miur.
Corso sull’esorcismo e la preghiera di liberazione
(Iniziativa formativa ID.26222)
Il corso propone un’attenta ricerca accademica ed interdisciplinare sull’esorcismo e la preghiera di liberazione. Il corso presenta i temi concernenti gli aspetti antropologici, fenomenologici, sociali, gli aspetti biblici, teologici, pastorali e spirituali, gli aspetti liturgici e canonici, e gli aspetti legali medici e psicologici dell’esorcismo e della preghiera di liberazione.
OBIETTIVI
Il corso si propone di descrivere, analizzare e comprendere gli aspetti peculiari del ministero dell’esorcismo e della preghiera di liberazione, approfondendo sia le tematiche direttamente connesse alla pratica dell’esorcismo e a una sua corretta prassi, sia tematiche collaterali (antropologiche, mediche, psicologiche, farmacologiche, criminologiche, legali, ecc.). Compito del corso è anche quello di descrivere e verificare l’incidenza sociale di quei fattori che spingono le persone a rivolgersi agli esorcisti. Inoltre, quello di fornire le necessarie competenze a sacerdoti, medici, psicologi, legali, docenti di ogni ordine e grado e in particolare docenti di religione, per affrontare tematiche di attualità sociale, dotati delle opportune conoscenze e degli adeguati strumenti di analisi e intervento
Questa è una delle recenti proposte di formazione per docenti pubblicata sulla piattaforma Sofia del Miur e l’ente che promuove il corso è l’Ateneo Pontificio Regina Apostulorum.
Sappiamo che Salvini ha mostrato il proprio disappunto per la gag di Virginia Raffaeli: l’attrice sul palco di Sanremo ha finto – scherzando, ovviamente – di attribuire a Satana il guasto del grammofono che riproduceva un’antica canzone, ironizzando sulla convinzione – diffusa in certi ambienti della Chiesa – che un testo musicale letto o ascoltato al contrario possa contenere messaggi diabolici.
Sappiamo anche che Bussetti ha da poco siglato un accordo con il Vaticano per il riconoscimento dei titoli di studio erogati da enti accademici della Santa Sede. Si tratta di un atto celebrato dal Ministro dell’Istruzione come un ulteriore passo avanti rispetto alla revisione del Concordato del 1984.
Ma che il frutto di queste vicende dovesse tradursi in una proposta di formazione per i docenti sull’esorcismo e sulla preghiera di liberazione, era davvero inimmaginabile. Se il legame tra Stato e Chiesa diventa così forte, con quale credibilità i nostri politici oseranno criticare quell’intreccio tra Islam e politica che tanto spaventa l’Occidente? Ogni strumentalizzazione della religione ha risvolti inquietanti. La storia dovrebbe insegnarlo.
Come mai accade tutto questo? Sembra strano che la scuola debba dare tanta importanza ad un aspetto della religione cattolica così tetro e per fortuna marginale. Perché non valorizzare, piuttosto, i principi della gioia e della letizia sui quali, invece, Papa Francesco insiste giustamente? Chi mai desidera un ritorno alle forme di un cristianesimo cupo e medievale?
Davvero non possiamo fare altro che guardare la città che si sgretola, con il cuore tetramente arreso al quia, direbbe Pasolini?
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