Governo

Quello che il Financial Times NON ha detto sul Referendum di Renzi

21 Novembre 2016

 

Nuovo argomento di dibattito in vista del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre è un articolo pubblicato dal Financial Times nella sua edizione domenicale, a firma dell’editorialista di punta Wolfgang Münchau.

L’editoriale (“Italy’s referendum holds the key to the future of the euro”) viene rilanciato in particolare dai fautori del “Si”, perché, a quanto pare, metterebbe in guardia dal rischio di una vittoria del “No” al referendum.

A leggere i titoli, Münchau, accodandosi a quanti rappresentano scenari drammatici in caso di bocciatura della riforma costituzionale voluta dal governo Renzi, metterebbe in guardia dai rischi di una vittoria del No, affermando che in quel caso l’Italia si ritroverebbe nel caos più totale, e addirittura fuori dalla moneta unica.

 

Il Financial Times: “Se vince il no l’Italia fuori dall’euro” [Stampa]

Italia fuori dall’Euro se vince il No” [Repubblica]

FT: Con vittoria del No in dubbio l’Italia nell’Euro [Il Messaggero]

Munchau: Con vittoria del No possibile uscita dell’Italia dall’Euro [Sole 24 ore]

 

Eppure a leggere l’articolo originale, quello del Financial Times, il quadro cambia.

Scrive Münchau che a una bocciatura della riforma potrebbe far seguito “una sequenza di eventi tali da sollevare dubbi sulla partecipazione dell’Italia all’Euro Zona”, ma precisa subito che “le cause sottostanti a questa possibilità estremamente allarmante non hanno niente a che fare con il referendum in sé”.  La causa più importante sarebbe invece l’andamento (deludente a dir poco) dell’economia italiana da quando il paese ha adottato l’euro, nel 1999.

Seguono altre motivazioni della crisi in atto e dei suoi possibili sviluppi a breve termine, tra cui l’incapacità della Ue di costruire una vera Unione economica e bancaria dopo la crisi del 2009, scegliendo invece per l’imposizione dell’austerità.

Precisa ancora Münchau che “il referendum (del 4 dicembre, ndr) conta nella misura in cui può accelerare il percorso di uscita dall’euro”.

Insomma, quello che afferma il Financial Times è che l’esito del prossimo referendum costituzionale può accelerare o ritardare l’uscita dall’euro, ma non ne rappresenterebbe certo la causa (in caso di vittoria del NO) né la soluzione (se vincesse il Sì). Non proprio quanto riportato dalla nostra stampa. Questione di sfumature.

@carlomariamiele

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