Governo

Delrio “promosso” e tutti felici: l’armonia regna con Matteo il Magnifico

3 Aprile 2015

“Oh, come non ci mancano i tempi bui in cui i governi erano attraversati da continui litigi. Oh, come sono lontani gli anni bui in cui appena si liberava un posto di governo, una poltrona di ministro, scattava la guerra e i giornali, poveracci, erano costretti a titolare: “guerra nel governo”; “battaglia per la poltrona”, ecc ecc ecc. Oh, che gioia nel vedere finalmente archiviati quei tempi, in cui per liberarsi di un braccio destro ingombrante o con il quale le cose non andavano più come prima un premier doveva fare i salti mortali, liberare faticosamente spazi, magari far fuori qualcuno per trovare, finalmente, un posto dove rimuovere il mal sopportato collaboratore. O ancora: come è dolce capire che, finalmente, a generare il cambio di uomini e i giri di poltrone non è il cambio di interessi rappresentati, il cambio di cordate di potere: una volta si sarebbe detto – chessò – che certi ambienti imprenditoriali o cooperativi contavano meno e altri prendevano il loro posto.

Oggi è davvero tutto diverso. Davvero. Prendete la vicenda Delrio. Lupi deve sgomberare la poltrona perché la sua manifesta indegnità è stata da tutti intercettata. Renzi assume un rapidissimo interim giusto per accertarsi che tutto vada bene, là dentro. Mostrando, una volta di più, che non ha nessuna sete di aggiungere potere a potere, in fretta libera la poltrona per fare posto al suo amico fraterno (lo dice lui, oggi intervistato) Graziano Delrio, fino a ieri sottosegretario alla presidenza del Consiglio, cioè il più stretto collaboratore politico del premier Renzi. Il sottosegretariato resta lì, c’è naturalmente qualche legittima aspirazione da parte di Ncd, qualcuno propone una donna, qualcuno un uomo: ma tutto è liscio, tutto va bene.

E i giornali? Eh, i giornali, di fronte a tanta evidente forza e serietà, di fonte a tanta tranquillità non possono che prenderne atto: non c’è stato nessuno screzio, nessuna fatica mai, nè tra Delrio e Renzi (giammai), nè tra tutti gli altri membri del governo. Tutto è chiaro e tutto e limpido, e non resta che scrivere che Delrio è stato “promosso” e Renzi sceglierà il meglio per sostituirlo. Come ha sempre fatto, e come sempre farà”.

 

(appunto ritrovato tra le scartoffie in una discarica romana. Era scritto su carta intestata del Nuovo Istituto Luce. Indagini in corso, vi terremo aggiornati)

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