Governo
Pessimo uno
Parliamo pure di questo momento di Italica difficoltà, di stanchezza e di demotivazione.
La gente non ascolta più nemmeno i telegiornali, e non parla di covid ne’ dell’Ucraina.
Ma dei prezzi si, mentre al supermercato porta il carrello alla cassa ed onora uno scontrino di importo doppio rispetto a qualche mese fa.
Aumenti inspiegabili di materie prime prodotte sotto casa, configurano un comportamento che al di fuori della scuola liberista sarebbe chiamato furto.
Un eterno stato di emergenza percepita e alimentata ad arte ci convince che chi ci governa fa del suo meglio: siamo in guerra e quindi accontentiamoci.
Questa narrazione fa a pugni con il fatto che almeno tre partiti di maggioranza hanno lasciato cadere un governo che già di suo aveva ben poca strada davanti.
Lasciare cadere un governo nel pieno di una crisi economica e internazionale. Che colpo di genio!
Affondiamo pure la testa sotto il mare di agosto sempre più caldo e cambiamo canale quando la TV dice cose sgradevoli.
Ma i problemi, come la polvere, anche a nasconderli prima o poi tornano su.
Non ci rivedremo a Filippi, ma in settembre qualche domanda bisognerà pur farsela
Consiglio di non attendere risposta.
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