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Perché Atreju non è parente di Fratelli d’Italia? Ce lo spiega Roberto Saviano

“Dentro Atreju: vi spiego perché il festival della Meloni non c’entra nulla con la Storia infinita”. Ringraziamo Roberto Saviano per averci concesso di trascrivere e pubblicare il suo contributo.

16 Dicembre 2024
Ogni volta che inizia il festival Atreju di Fratelli d’Italia non riesco ad avere pace. Quando vedo la scritta “Atreju” campeggiare sui loro manifesti, al Circo Massimo, avverto un grande disagio e quindi ripeto anche quest’anno che Atreju, il protagonista del libro “La storia infinita” di Michael Ende, non ha niente a che fare con l’estrema destra, con Fratelli d’Italia e con Giorgia Meloni.
Con queste parole Roberto Saviano presenta il video che ha pubblicato sul suo canale YouTube (piattaforma ormai centrale per i contributi video dello scrittore dopo le vicende con la Rai) il 13 dicembre scorso, e per il quale ci ha concesso di pubblicare la trascrizione.
Un video e una trascrizione che spiegano molto bene le ragioni della tesi dello scrittore (attaccato spesso da quel palco che aveva rifiutato anni fa), tratte dall’oggettiva identità dell’opera letteraria spiegata punto per punto.
Ringraziamo Roberto Saviano e lasciamo al lettore le sue parole.
Roberto Saviano – Foto Ansa
Ogni volta che inizia questa sagra, questo festival non so bene come chiamarlo, dell’estrema destra, ecco ogni volta che sento quel nome affibbiato, messo lì fuori, non riesco ad avere pace, sono carico di fastidio.
Mi sto riferendo ad Atreju.
Quando vedo, adesso non so dove hanno organizzato la festa ma insomma, questa scritta “Atreju Atreju” ovunque, proprio non non riesco a trovare un momento di equilibrio.
Quindi ogni anno ribadisco questa cosa:
Atreju, il protagonista del libro “La storia infinita” di Michael Ende non ha niente a che fare con l’estrema destra, neanche in modo secante.
Atreju, il protagonista della storia infinita, non condivide qualcosa con questi movimenti, con questo partito, con questa banda.
Atreju non ha nulla a che spartire con Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni e la sua famiglia.
Niente.
Lo so starete pensando: “ma è un personaggio immaginario, un personaggio letterario, ognuno può prenderlo e fare ciò che vuole, è il bello della letteratura“, vero, ma quando un protagonista così amato viene messo come una sorta di tabarro a coprire quei programmi, quei progetti, quel modo di affrontare la politica e di mentire, beh è insopportabile.
Atreju nella Storia Infinita è appartenente al popolo dei Pelleverde, non ha padre, non ha madre, non ha famiglia, il suo nome significa nella lingua dei Pelleverde “cresciuto da tutti“.
Già qui non c’è nessuna famiglia tradizionale che rende migliori, c’è l’individuo, non c’è il codice familiare.
Atreju vive a Fantàsia dove le popolazioni hanno tutta una lingua diversa dall’altra. Non hanno in comune una grammatica o una sintassi, non si parlano, nel senso che non riescono a comprendersi con le loro diverse lingue, ma hanno un territorio  comune che è proprio l’Alto Fantastico, una lingua, quindi lingue incomprensibili che si incontrano tramite una lingua comune.
L’avventura in questo libro bellissimo, poi diventato un film cult per la mia generazione, è cadenzata da questo lupo che da la caccia ad Atreju e lo vuole assassinare, ma ancor prima manipolare.
Mork, questo lupo mannaro, è un emissario del “Nulla“. Il Nulla che distrugge Fantàsia e che cerca di catturare Atreju.
E se fosse stato catturato? E se venisse catturato cosa gli capiterebbe? Qui c’è un dettaglio non da poco: la caduta dell’umano, delle regole del vivere umano. Non più Fantàsia ma Terra, e quindi vivere secondo le regole degli uomini, ossia la menzogna che è il contrario della fantasia.
Il mondo per cui si batte Atreju è esattamente il contrario del mondo progettato dalla politica di Fratelli d’Italia. Le diverse civiltà che esistono a Fantàsia cercano e trovano punti di equilibrio tra loro tramite la fantasia, non esistono stranieri e non esistono confini, o meglio esistono ma sono sempre valicabili per qualche ragione. Per qualche ragione che può essere intuita, accolta o ascoltata. Vi sembra che somigli a qualcosa come un programma politico, o un’idealità se vogliamo spendere questa parola nobile, dell’estrema destra italiana?
Atreju ha un grande alleato ed è un Fortunadrago, Fùcur, il suo nome nel film è stato trasformato in Falkor, un nome forse dalla pronuncia più gentile. Fùcur è un Fortunadrago che ha un’abilità particolare: mangia l’aria, quindi vive mangiando aria. Ma la sua capacità da me prediletta è quella di poter parlare ai serpenti. I serpenti a Fantàsia sono considerati il male e pericolosi. Sono considerati aggressivi, strisciano indignitosi, un popolo di animali (a Fantàsia gli animali sono popoli e civiltà) da temere. Però riesce a parlare con loro, e a chi è spaventato che qualcuno parli a una civiltà considerata non da perseguitare, ma da tenere prudentemente a distanza, lui risponde che quando si è felici, quindi quando anche i serpenti sono felici, si parla una lingua universale a tutte le creature che respirano: la lingua della gioia.
Atreju appartiene al popolo dei Pelleverde, il popolo della prateria, un popolo nomade.
Forse è la prima volta che penso che effettivamente Fratelli d’Italia abbia dato alla propria manifestazione più pubblica o più prestigiosa il nome di un nomade. Forse non lo sanno.
Giorgia Meloni – Foto Afp Repubblica
Al collo di Atreju c’è l’Auryn, una specie di medaglione magico, ma mi soffermo su un dettaglio: cosa c’è scritto sull’ Auryn?
C’è scritto “Fà ciò che vuoi”, che non è un inno al disinteresse, ad assecondare qualsiasi pulsione, ma un inno alla libertà e quindi alla responsabilità.
Fà ciò che vuoi..
e che c’entra questo con i codici che impone Fratelli d’Italia che considera altri popoli come nemici, che non soccorre le persone disperate in mare anzi, considera invasori quello che abbisognano in realtà solo di soccorso?
Che c’entra un protagonista di un libro che sul proprio medaglione ha scritto “Fà ciò che vuoi” con un gruppo politico che considera illegittimo il matrimonio omosessuale o le adozioni fatte da famiglie non tradizionali perché solo lì risiede la loro visione di famiglia, il loro Dio e la loro visione di patria?
Che c’entra questo con Atreju ?
Cosa hanno letto?
Perché deve essere utilizzato come loro simbolo?
Non c’entra niente.
Michael Ende, l’autore della storia infinita, tedesco, visse la Seconda guerra mondiale mentre era un adolescente. A 15 anni fu costretto ad arruolarsi nella gioventù hitleriana: bambini arruolati e sacrificati, lanciati a combattere ormai con pochi mezzi contro i carri armati americani, le truppe francesi, le truppe inglesi e le truppe russe. Michael Ende scappò dalla gioventù hitleriana e disertò.
Iniziò a vagare tra le città, nascondendosi tra le rovine, e nelle campagne incontrò delle immagini che lo ispirarono per Mork, il lupo mannaro che insegue Atreju.
Le immagini di ragazzi, giovanissimi uomini, impiccati ai pali della luce con il filo spinato, evirati, il corpo insultato e al collo una scritta: “sono stato preso dai cani alla catena“. I nazisti tedeschi ci tenevano lasciare questo messaggio di propaganda e minaccia.
I “cani alla catena” erano i gruppi delle SS che avevano l’obiettivo di ricercare, proprio setacciando le città e i quartieri, i disertori, e una volta scovati torturarli e ucciderli.
Ecco questa immagine dei cani alla catena ha ispirato Mork, questo lupo gigante e feroce che insegue, che latra, e viene mandato dal Nulla a distruggere chi fa un’altra scelta.
Gli eredi di Michael Ende dichiarano ufficialmente che non ha nulla a che spartire con Fratelli d’Italia e che non vogliono che il protagonista del libro sia speso come simbolo per eventi politici, ancor più per eventi politici così distanti dai valori di Ende e del suo romanzo.
Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia usurpano questo nome da più di vent’anni.
Qualcuno di loro penserà: “Quanto fiato sprecato, io prendo Don Chisciotte o D’Artagnan e posso renderli simbolo di ciò che voglio”.
L’interpretazioni sta tutta nel lettore e c’è una ragione, l’autore nemmeno sa sin dove può arrivare l’identificazione in un suo personaggio. Un po’ come dire che l’autore non è proprietario del suo personaggio una volta soffiata la vita nella sua creatura. Una volta creato sulla pagina il suo personaggio vive di vita propria, quindi l’autore da questo soffio di vita e poi il personaggio non dipende più da lui.
Ma attenzione: identificare Atreju con una storia di principi, di visioni, che non c’entrano nulla con lui non è abusare?
Sì certo, è la bellezza della letteratura che non ha tribunale e quindi chiaramente puoi farlo, ma lo stai violando.
Atreju non c’entra niente anzi, combatte esattamente contro certi comportamenti autoritari o di chiusura dell’estrema destra.
Quella che adesso invece fa di lui una bandiera.
Loro potrebbero dire che Atreju in fondo combatte contro il materialismo della società, contro il nulla che per loro è il capitalismo feroce e la fine di ogni spiritualità, che invece Fantàsia conserva.
Benché suggestiva questa lettura è parziale.
La spiritualità di Atreju non regge con chi non vuole salvare quelli del mare, non da libertà riguardo ai comportamenti morali e gusti individuali, non accoglie la vita con le sue sfumature e le sue complessità.
Bastiano, l’umano che legge la storia e quindi salva Fantàsia, ha un compito: salvare l’imperatrice. E salva l’imperatrice dandole un nome, permettendo ancora a Fantàsia di esistere e di non soccombere all’ordinario, al necessario, alla legge degli umani che scalza la fantasia e rende tutto menzogna. La chiama Fiordiluna, e nominandola salva Fantàsia.
Ancora una volta qualcosa che va in totale opposizione all’estrema destra che considera il nominare le cose un gioco assurdo, delirante. Nominando correttamente le cose stai creando una direzione, nominandole scorrettamente stai dando un’altra piega. Il che non significa che bisogna essere degli inquisitori, anche su questo Ende racconta che se qualcuno pronuncia male o si comporta male può redimersi e cambiare rotta, non ne ha lo stigma identitario. Ende è nemico di tutti gli estremismi di ogni colore.
Vorrei chiudere questo lungo video urlando “Atreju libero! Giù le mani da Atreju! Basta mettete un altro dannato nome ma liberate il povero Atreju dal marchio del vostro festival”, in questo momento solo un ufficio stampa per la vostra propaganda,  però voglio invece trovare un finale migliore, leggere un passaggio della Storia Infinita.
Mork il lupo mannaro sta inseguendo Atreju e lo raggiunge, gli parla, ecco perché ho detto prima che Mork vuole anche manipolare, inseguire una persona e non solo per perseguitarla fisicamente, ma rendergli i pensieri avvelenati cioè costringerlo  alla paura.
…Mork proseguì
“Per questo gli uomini odiano Fantàsia e tutto cio’ che viene di qua. E vogliono distruggerlo. E non sanno che in tal modo non fanno che accrescere il flusso di menzogne che si rovescia incessantemente sul mondo degli uomini, questo fiume di creature di Fantàsia diventate irriconoscibili, che laggiù devono condurre l’illusoria esistenza di cadaveri viventi e avvelenano l’animo degli uomini con il loro puzzo di putredine. Non lo sanno. Non è divertente?”
“E là non c’è più nessuno – domando’ Atreju a bassa voce – che non ci odii e non ci tema?”
“Io comunque non ne conosco nessuno – rispose Mork – e questo d’altronde non è neanche sorprendente, dal momento che voi stessi laggiù siete costretti a far credere agli uomini che Fantàsia non esiste”
“Che Fantàsia non esiste?” ripetè Atreju sconvolto
“Ma certo, figliolo – rispose Mork – questa è anzi la cosa principale. Non riesci a capirlo? Solo se credono che Fantàsia non esiste, non viene loro l’idea di venirvi a cercare. E tutto dipende da questo, perchè solo se non vi conoscono per quello che siete veramente si puo’ fare di loro quello che si vuole”
“Cosa? Fare di loro…cosa?”
“Tutto quello che si vuole. Si ha il potere su di loro. E nulla dà maggior potere sugli uomini che la menzogna. Perchè gli uomini, figliolo, vivono di idee. E quelle si possono guidare come si vuole, Questo potere è l’unico che conti veramente, per questo anche io sono stato dalla parte del potere e l’ho servito per avere la mia parte anche se in modo diverso da come potete fare tu e i tuoi simili.“Ma io non voglio aver parte del potere!” grido’ Atreju.
“Resta calmo, piccolo sciocco – brontolo’ il Lupo Mannaro – non appena verrà il tuo turno di saltare nel Nulla, anche tu diventerai un servo del potere, senza volontà, e irriconoscibile. Chi lo sa a che cosa potrai servire. Forse servirà il tuo aiuto per indurre gli uomini a comperare cose di cui non hanno bisogno, o a odiare cose che non conoscono, o a credere cose che li rendono ubbidienti, o a dubitare di cose che li potrebbero salvare. Con voi, creature di Fantàsia, nel mondo degli uomini si fanno i più grossi affari, si scatenano guerre, si fondano imperi…”
Questo dice Mork ad Atreju.
Somiglia a qualcosa, forse ho capito: Fratelli d’Italia è Mork e forse stanno reclamando un Atreju che possa salvarli da loro e salvare Fantàsia.
Forza Atreju, liberaci da Fratelli d’Italia.
Roberto Saviano
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