Governo
Ncd e Udc si uniscono: nasce Area Popolare
“Siamo la start-up del futuro centrodestra”: così Angelino Alfano, leader del Nuovo Centrodestra, ha annunciato ieri alla Camera dei Deputati la nascita di Area Popolare, nuovo progetto politico che unirà Ncd e l’Udc guidato da Lorenzo Cesa.
Nell’ottica di ricomporre le forze liberali e moderate, seguendo il modello europeo del PPE (Partito Popolare Europeo) le due compagini politiche hanno come obiettivo quello di creare un grande polo alternativo all’estremismo populista della Lega di Salvini e al Pd del Premier/Segretario Renzi. A regime, Area Popolare andrà a sostituire Ncd ed Udc che continueranno ad esistere come entità giuridiche formali, e presto si doterà di simbolo e statuto: l’atto costitutivo prevede inoltre la nascita di alcuni organi come il comitato promotore,un consiglio direttivo di 6 persone, un coordinatore ed un segretario.
Punto di riferimento dell’operazione è costituito dall’Ump di Sarkozy, che nelle recenti elezioni dipartimentali è riuscito ad imporsi stoppando la crescita del Front National della Le Pen e arginando il Parti Socialiste, partito del Primo Ministro Valls e del Presidente Hollande. La tendenza degli elettori francesi a preferire il centro-destra moderato piuttosto che la destra populista e xenofoba ha lanciato un segnale importante anche nella politica nostrana e perciò Alfano lancia un appello molto chiaro alle formazioni politiche che si riconoscono nei valori di una destra liberale e moderata: “l’obiettivo è quello di attrarre molti soggetti, anche sul territorio, che vogliono costituire un’ampia aggregazione, un’area moderata e popolare alternativa al Pd”.
Alfano e Cesa quindi, oltre che a puntare a rafforzare la presenza centrista nel Governo, guardano con interesse alle prossime regionali e specialmente a due regioni ritenute cruciali per le future alleanze all’interno del centro-destra, ossia Veneto e Campania. Nella prima regione Area Popolare sarà alternativa al candidato della Lega Zaia, ed inoltre a giorni ufficializzerà l’accordo con Flavio Tosi attendendo le mosse di Forza Italia. Il partito di Berlusconi dovrà decidere a breve anche il da farsi in Campania, dove il candidato forzista sarà il governatore uscente Stefano Caldoro che rischia però di non farcela senza l’appoggio centrista di Area Popolare e per Forza Italia sarebbe fatale perdere l’ultima regione governata da un suo esponente.
Da qui l’appello al partito del Cav partito dal Ministro dell’Interno in conferenza stampa, il quale ritiene che “il ritardo con cui Forza Italia sta affrontando il nodo della Lega ha ritardato tutta la vicenda: attenderemo questa settimana. Abbiamo sempre detto di avere stima per Caldoro con cui abbiamo governato bene, ma se Fi deciderà di stare dietro a Salvini, ci riuniremo con i leader della Campania e decideremo autonomamente”.
La palla passa quindi in mano a Berlusconi che dovrà decidere se seguire l’esempio francese, unendo i moderati ed escludendo le ali estreme per sconfiggere la sinistra oppure consolidare l’alleanza con la Lega, in forte ascesa negli ultimi sondaggi. Sicuramente le vicende transalpine danno un segnale da non sottovalutare, tuttavia è da sottolineare che in Francia mancava un centro-sinistra forte come quello di Matteo Renzi capace di attirare a se una buona parte dei voti moderati che Area Popolare spera di conquistare in futuro.
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