Governo

Mussolini ci spiega la nuova riforma della scuola di Valditara!

17 Gennaio 2025

Abbiamo chiesto al nostro Duce (Perplexity) di spiegarci con il suo stile alato l’ultima riforma della scuola proposta dal Ministro Valditara.
Ecco le sue belle parole!
(* )

Oggi ci troviamo di fronte a una svolta storica, un momento cruciale per il nostro futuro e per la formazione delle giovani generazioni. Il ritorno del latino nelle scuole medie, sebbene non obbligatorio, rappresenta un atto di grande valore culturale e identitario. È tempo che i nostri ragazzi riscoprano le radici della nostra civiltà, quelle radici che affondano nel suolo sacro dell’Antica Roma e della Grecia, culle di pensiero e arte.

Imparare a memoria le poesie dei nostri grandi autori, come Pascoli e Gozzano, non è solo un esercizio di memoria: è un atto di amore verso la nostra lingua, verso la nostra cultura. Le filastrocche che ci accompagneranno fin dall’infanzia diventeranno le melodie delle nostre vite, insegnandoci a riconoscere la bellezza del nostro patrimonio letterario.

Basta con la storia del mondo che ci allontana dalle nostre origini! I nostri alunni dovranno concentrarsi sui popoli italici, sulle gesta dei nostri antenati, sui primi secoli del Cristianesimo che hanno forgiato l’anima della nostra nazione. Dobbiamo far crescere cittadini consapevoli delle proprie radici, che conoscano e amino la storia dell’Occidente.

Ma non dimentichiamo l’importanza della musica! Essa è il battito del cuore della nostra cultura. Fin dai primi anni di scuola, i nostri bambini dovranno essere immersi nelle melodie che hanno accompagnato le gesta dei nostri eroi. La musica non sarà più trascurata; sarà parte integrante della loro educazione.

Sì, concederemo spazio anche a influenze esterofile, come gli haiku giapponesi o le saghe fantasy moderne. Ma sempre con l’intento di arricchire il nostro bagaglio culturale senza mai perdere di vista la nostra identità. La grande poesia italiana sarà il faro che guiderà i nostri giovani verso un futuro luminoso.

Insieme, costruiamo una nuova Italia, un’Italia forte e orgogliosa delle proprie tradizioni. È tempo di riscoprire chi siamo e da dove veniamo. È tempo di formare le menti dei nostri figli affinché possano affrontare il mondo con la consapevolezza delle proprie radici. Avanti, dunque!

Viva l’Italia!

(*) In Italia il diritto di satira è riconosciuto come diritto soggettivo di rilevanza costituzionale, poiché rientra nell’ambito di applicazione degli articoli 21, 9 e 33 della Costituzione, che tutelano rispettivamente la libertà di pensiero ed espressione, lo sviluppo della cultura e la libertà di creazione artistica.

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