Governo

Movimento 5 Stelle e Lega al Governo? La vittoria dei movimenti antiscientifici

5 Marzo 2018

Il risultato delle urne ci consegna due chiari vincitori: Movimento 5 Stelle e Lega, in ordine di voti. Le due forze sono accomunate da molti fattori, tra cui l’euroscettiscismo, le posizioni sull’immigrazione, e il populismo. Un governo pentastellato-leghista, dunque, è più di un’ipotesi, visto che anche i numeri confermano (nel momento in cui scrivo) che i due partiti sarebbero in grado di allearsi e governare da soli, realizzando il sogno del nazionalista di destra, ex consigliere di Trump, Steve Bannon. Movimento 5 Stelle e Lega, però, sono anche accomunati da un fattore molto importante: le posizioni fortemente antiscientifiche.

Iniziamo col Movimento 5 Stelle, fondato da un comico che tra le altre cose non crede nell’AIDS e alla prevenzione contro il cancro. Parliamo, ovviamente, di Beppe Grillo, che dopo aver sponsorizzato la Biowashball, una magica palla di plastica con (presunti) poteri pulenti in grado di sconfiggere le coop dei detersivi, ha ben pensato di definire Rita Levi Montalcini una “vecchia puttana” che si è comprata il Nobel.

Un decennio dopo, il Movimento è oggi guidato dal candidato Premier Di Maio, che non è andato lontano dalle gaffe del fondatore, arrivando ad accomunare la “lobby dei malati di cancro” a quella dei petrolieri. In generale, però, da abile politico, ha saputo mantenere un profilo più basso di Grillo; per esempio, si è mosso con spettacolare equilibrismo sul tema dei vaccini, dichiarando furbamente che nonostante sia contrario all’obbligo, vaccinerebbe i figli, ricalcando la posizione (ufficialmente) né pro né contro del Movimento.

Più in generale, sul sito del M5S si possono trovare posizioni contro la vivisezione e a favore del metodo Di Bella, del metodo Stamina, e della teoria che correla l’autismo ai vaccini. Inoltre, il Movimento 5 Stelle è stato determinante nel fermare gli esperimenti SOX, nonostante la comunità scientifica ne avesse assicurato la totale sicurezza.

Passando alla Lega, troviamo un partito ancora più contrario alla vaccinazione obbligatoria. Il Governatore del Veneto Luca Zaia ha infatti varato una moratoria – poi sospesa – per rimandare l’obbligo vaccinale di due anni. Salvini ha assunto posizioni ancora più tranchant, scrivendo su Twitter “vaccini si, obbligo no“, e sostenendo che 10 vaccini sono “troppi”, attirandosi le ire del campione dei pro-vaccini Roberto Burioni.

Così come per il Movimento, le posizioni antiscientifiche della Lega non sono recenti: in passato, esponenti del partito hanno difeso i metodi di Bella e Stamina, sia in Parlamento che fuori, e hanno duramente attaccato la vivisezione.

Che conclusioni possiamo trarre da questi risultati? Non credo di esagerare scrivendo che un Governo 5 Stelle-Lega sarebbe, molto probabilmente, un disastro per la comunità scientifica italiana. Estremizzando i possibili scenari, si può immaginare che l’obbligo vaccinale sarebbe immediatamente messo in dubbio; che un gruppo di ricerca che volesse condurre esperimenti emotivamente sensibili, ma sicuri, come nel caso SOX, cercherebbe di organizzarli all’estero; e che un Vannoni (metodo Stamina) o un di Bella saprebbe di poter trovare terreno fertile in un’Italia penta-grillina, visto che in passato entrambi i partiti hanno difeso le loro presunte, ma costose, cure.

C’è però una doverosa conclusione da fare. Se siamo arrivati a questo punto, con più di metà degli italiani che sostiene partiti anti-scienza, è sicuramente anche colpa della stessa comunità scientifica. Evidentemente, il mondo della scienza e della ricerca italiana non ha saputo trasmettere efficacemente il proprio messaggio, muovendosi solo quando le posizioni antiscientifiche hanno raggiunto proporzioni difficili da fermare, come nel caso dei vaccini e dell’esperimento SOX.

Allo stesso modo, la scienza, i suoi meccanismi, e la sua importanza andrebbero spiegati di più e meglio fin dalla scuola dell’obbligo. Per esempio, spiegando perché vaccinare non deve essere un’opinione, facendo capire perché studi come quelli di Bella e Vannoni non andrebbero nemmeno presi in considerazione, e, più in generale, instillando la fiducia in nella comunità scientifica che troppo spesso viene vista, a torto a ragione, chiusa nella propria torre d’avorio, dispensatrice di verità assolute, indiscutibili, e – purtroppo – per molti incomprensibili.

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