Governo
L’Uomo Forte e Cetto La Qualunque
Nel recente Rapporto CENSIS il 48% degli italiani consultati ha espresso il diffuso desiderio di essere governato dall’Uomo Forte, senza Parlamento e senza elezioni.
Perché gli italiani sono stufi, si legge, di vivere con la tensione della crisi di governo. Siamo inquieti e depressi, alla spasmodica ricerca di calmanti ed ansiolitici.
Questa deriva il Truce già l’aveva avvertita e ad agosto, dopo l’esibizione al Papeete, chiese i pieni poteri, in barba alla Costituzione e ai suoi meccanismi di controllo e di contrappesi ai quali è allergico ed intollerante.
Ha pensato, come hanno fatto i 5 Stelle, che attraverso Facebook deve comunicare ogni giorno ed accumulare visualizzazioni e raccontare la narrazione che tutto è possibile, ogni cosa si può fare:
1-abbassare le tasse e non aumentare mai l’IVA,
2-uscire fuori dall’Europa,
3-assicurare le pensioni,
4-la piena occupazione,
5-l’aumento del prodotto interno lordo,
6-una sanità efficiente,
7-un futuro ai giovani,
8-una serenità per gli anziani,
9-un blocco ed arresto dell’immigrazione in difesa dell’italianità più pura, senza neri e mulatti.
10-Pare che voglia anche riaprire i lupanari e condonare tutte le tasse e le case abusive.
Perché il Truce può tutto: è l’Uomo Nuovo, il Migliore, quello forte che la moltitudine italiana vuole.
Ha poteri taumaturgici, fa miracoli, è capace di trasformare l’acqua in vino e con un tocco magico far scomparire la povertà, fare in modo che l’Italia sia la prima nazione d’Europa, capace con le sue cancellerie di dialogare contemporaneamente sia con la Russia dell’amico Putin che con il fedele Trump.
Al Truce baciano il dorso della mano, si genuflettono e chiedono con occhi pieni di commozione e pietà che possa dire una buona parola. Gli italiani sanno che con Lui è sempre Natale e Ferragosto e si può stare eternamente in ferie retribuite.
Fanno la fila per farsi un selfie , è sempre a disposizione per una foto dove sorride compiaciuto ed abbraccia tutti.
Gli italiani desiderano essere governati da Lui: è ormai un processo inarrestabile ed ineluttabile che si deve irrimediabilmente compiere.
Indro Montanelli lo diceva di Berlusconi: era giusto che governasse, perché il consenso popolare era dalla sua parte, a prescindere dalla mistificazione e dalla becera demagogia. Lo definiva magliaro e venditore di tappeti.
Allora il Cavaliere usava manifesti giganteschi che promettevano meno tasse per tutti, la ricostruzione della Salerno Reggio Calabria, autostrada che è ancora oggi è una mulattiera.
Allo stesso modo il Bullo di Rignano che portò il partito democratico al 40% e rottamò tutto e tutti, fu salutato come l’enfant prodige della politica italiana: la sua spregiudicatezza si ammanta oggi del peggiore doroteismo.
Il Truce deve governare, gli tocca; speriamo che perdano le elezioni regionali e vadano a casa i radical chic con i poveri 5 Stelle che si disperderanno come neve disciolta al sole, come sugna squagliata.
Il Truce è sapiente nell’uso di Facebook e per lui (si diverte anche) la campagna elettorale è eterna. Partecipa ad ogni talk show ed è una star contesa da Paolo Del Debbio sino a Barbara D’Urso, perché con la tv del dolore e della facile promessa Lui ci sa fare, ci sguazza.
Questo ci meritiamo e vogliamo; ma almeno per le prossime elezioni chiediamo a Cetto La Qualunque di formare un partito e candidarsi: con il Truce e Cetto ci divertiremo: sarà come al Circo equestre.
Biagio Riccio
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