Governo

Le bugie del M5S sul sussidio di cittadinanza

9 Ottobre 2018

Le cifre annunciate dal governo Salvini – Di Maio sono irresponsabili, mendaci, ridicole. Quello che propongono non è il Reddito di Cittadinanza, ma un sussidio per pochi eletti (o elettori). I poteri forti contro cui combattono sono l’aritmetica, la matematica, la fisica e la chimica. Nemici irriducibili, che non è possibile sconfiggere.

Attenzione, non fatevi prendere in giro dai bugiardi. Quello che viene chiamato “reddito di cittadinanza” non è tale. Il reddito di cittadinanza, che viene discusso in diversi paesi, specie in Germania e negli Stati Uniti, fin dagli anni 60, è un versamento mensile che lo Stato eroga ad OGNI cittadina e cittadino, indipendentemente dal fatto che abbia altre entrate, che lavori, che abbia la fedina penale più o meno pulita. Un concetto sviluppato dall’economista Thomas Paine alla fine del 18° secolo, e che da allora è sempre stato un tema interessante di discussione, dimenticato in Europa per circa 100 anni a causa della scelta comune a tutti, italiani compresi, di scegliere il modello di Bismarck, più vicino alla nostra comune filosofia di vita: tutto ha un prezzo, non esiste premio senza sofferenza.

Ma l’elettore italiano se ne frega della costruzione filosofica di questo dibattito, e vuole sapere quanto e come riceverà in tasca, considerando lo Stato non la somma di tutti i cittadini (come è nei fatti) ma il nemico personale da sconfiggere (come spessissimo lo Stato si comporta). Il Reddito di Cittadinanza ha inizialmente l’obiettivo di aumentare la capacità di spesa dei cittadini (il che aiuta soprattutto i più poveri), ma poco dopo ha due effetti, considerati positivi o nefasti a seconda del pensiero di ciascuno.

Ecco quali sono. Primo: sostiene i prezzi, permettendo a chi vende di incassare un’inflazione indipendente da quella delle leggi di mercato, che tendono al dumping – ovvero a costringere chi vende a chiedere un prezzo talmente basso, per mantenere la capacità di competere, da erodere l’intero margine del guadagno e, in certe situazioni, di lavorare e vendere in perdita. In questo caso il sistema si equilibra con lo sfruttamento dei lavoratori più deboli, che quindi perdono, lavorando sotto pressione, più soldi di quanto ne guadagnerebbero lavorando a cottimo in nero. Sicché il reddito di cittadinanza è un meccanismo di regolazione politica del mercato che evita che il liberismo sopravviva eliminando l’anello più debole della catena: l’essere umano.

Secondo: crea una fiscalità negativa – ovvero porta lo Stato a spendere per i cittadini molto più di quanto guadagni con l’IRPEF ed altre tasse dirette ed indirette sul salario, cercando di bilanciare questo colpo con un aumento significativo delle entrate dell’IVA (la gente compra di più) e con una diminuzione radicale della spesa: lo Stato licenzia fino all’80% dei suoi dipendenti, che del resto erano stati assunti per non lasciarli in strada, che ora, con il reddito di cittadinanza, possono vivere senza un salario oltre la soglia della povertà. In TUTTI i modelli studiati finora, è impossibile introdurre il reddito di cittadinanza senza tagliare radicalmente i costi degli stipendi della Pubblica Amministrazione.

Quello che vuole introdurre Di Maio NON È il Reddito di Cittadinanza, ma un sussidio di sostegno alle fasce più deboli della popolazione. Un sostegno che non può avere i caratteri del vero Reddito di Cittadinanza, perché Di Maio non vuole licenziare dipendenti della Pubblica Amministrazione, ma vuole aumentarli. Non vuole una fiscalità negativa, ma vuole aumentare le tasse, ed in modo talmente pesante da guadagnarsi il soprannome, prima o poi, di Sceriffo di Nottingham. Non vuole sostenere l’inflazione a discapito del dumping, vuole l’esatto contrario, e dare un’elemosina agli sconfitti del liberalismo per farli stare buoni.

Di Maio non è di destra, non è di sinistra, è solo un bugiardo ed un ignorante, probabilmente anche un imbecille. Infatti ora si trova nei guai nella sua lotta contro i “poteri forti”. Questi poteri forti non sono la lobby bancaria a Strasburgo, ma la matematica. Di Maio lotta contro un sistema di addizioni e sottrazioni, che l’essere umano usa fin dal Papiro di Rhind, una dissertazione elementare di aritmetica scritto 3800 anni fa, e che ora questo giovane virgulto del pensiero post-cerebrale vuole mettere sotto accusa. Di Maio sostiene che il reddito di cittadinanza costerà circa 15 miliardi e che riguarderà 6,5 milioni di disoccupati, che dovrebbero ricevere 780 € al mese (https://www.money.it/reddito-cittadinanza-2019-tempistiche-importi-requisiti-M5S).

Se fosse tutto qui, il M5S sta proponendo un comunissimo Sussidio di Disoccupazione, come esiste in moltissimi stati europei. Ma se moltiplicate la cifra di 6,5 milioni per 780, ottenete la cifra di 5 miliardi al mese, 60 miliardi l’anno. Sessanta, non quindici. Ma in Italia ci sono 9,6 milioni di disoccupati. Perché ed in base a quale criterio 3,1 milioni di disoccupati dovrebbero restare fuori dal provvedimento? Non ha senso, è ingiusto, spero che sia anticostituzionale. Se aggiungiamo gli esclusi, la misura costa 7,5 miliardi al mese, quindi 90 miliardi all’anno. Ma non è tutto. In Italia ci sono 4 milioni di inoccupati (ovvero disoccupati non in cerca di lavoro). Se costoro fossero oramai scivolati nella povertà, non dovrebbero essere essi stessi sostenuti?

Di Maio sostiene che gestirà in modo professionale questa misura ristrutturando i 536 centri di collocamento (nessun costo inserito per questa operazione, ma lo avrà) ed attivando un controllo puntuale, pignolo e che non conosca perdono sulle spese “morali” o “immorali” dei destinatari del sussidio, e sostenendo che lo toglierà a coloro che rifiuteranno tre proposte di lavoro ricevute dall’Ufficio di Collocamento. E chi controllerà mai l’intera popolazione in modo così minuzioso? Con quali mezzi? Se oggi non si riescono a beccare poche migliaia di ricchi, i cuoi nomi sono noti, che nascondono gran parte degli introiti là dove lo Stato non può andare a prenderli, come si fa a sostenere che la Polizia sia in grado di controllare continuamente ed eternamente 10 milioni di cittadini? La destra democristiana tedesca aveva una risposta a questo problema: inserendo un microchip nel collo di ciascun abitante, che trasmetta in tempo reale tutte le azioni di ciascun cittadino ad un computer centrale che accende una lampadina di pericolo quando qualcuno sgarra. Mi scuserete, se su una minchiata intergalattica come questa, mi risulti difficile persino fare del sarcasmo.

Io non so cosa faranno questi irresponsabili. L’impressione è che non lo sappiano bene nemmeno loro. Da quando hanno annunciato la loro politica economica, pochi giorni fa, il debito italiano è cresciuto di una cifra superiore a quel 2,4% del debito che persino loro consideravano un limite invalicabile. Salvini accusa la congiura dello spread. Un’altra bugia colossale. Sapete perché cresce quella cifra? Perché chi compra debito non è né un deficiente né un suicida, e nemmeno Babbo Natale. Compra debito per guadagnarci, e se ha l’impressione che un Paese si indebolisca, pretende un tasso di interesse più alto. Se uno Stato continua a creare debito, si mette nelle condizioni di NON POTER NEGOZIARE. Lo Stato DEVE avere quei soldi, e quindi li ottiene aumentando il debito del 300% in più di quanto pensato da Lega e M5S. Non è una congiura, ma è il libero mercato. Se mi stai dando una fregatura, ed io me ne accorgo, non compro.

Se esistesse un’opposizione politica, che non c’è, queste scarne riflessioni sarebbero ogni ora in TV e sui giornali, sarebbero in Parlamento, verrebbero discusse nelle sezioni locali dei partiti. Tutte cose che Forza Italia e PD hanno concordemente distrutto, senza sostituirle. Parafrasando il Marchese del Grillo, noi tutti, oramai, non siamo un c…

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